A partire dallo scorso dicembre ha cominciato a riunirsi il Tavolo Solidale di Carrara realizzato su iniziativa del Centro di Ascolto Vicariale che si occupa delle persone fragili e in condizioni economiche precarie. Il Centro ha rivolto alle associazioni del territorio, al mondo ecclesiale e all'amministrazione comunale l'invito a costruire una rete di relazioni strutturata e permanente, con il diretto coinvolgimento di tutti i soggetti che lavorano su queste problematiche. All'invito hanno risposto la Pubblica Assistenza, La foglia del tè, San Vincenzo, il Centro sociale dell'Annunziata, il Centro Aiuto alla Vita, il Centro di Ascolto Vicariale di Carrara e di Fosdinovo e il Centro Vicariale della Carità Sant'Antonio da Padova, oltre ai i rappresentanti del mondo ecclesiale. Per il comune di Carrara era presente il vicesindaco e assessore al Sociale Roberta Crudeli. Nelle riunioni è stato affrontato il tema dell'emergenza freddo per le persone senza fissa dimora. Nell'immediato per dare una risposta immediata i componenti del tavolo si sono attivati per dare il via alle 'unità di strada', composte da gruppi di volontari che cercheranno di raggiungere i bisognosi nei loro rifugi per offrire loro coperte, sacchi a pelo, abiti pesanti e viveri caldi. La prima uscita c'è già stata nella sera di mercoledì 5 febbraio e per il momento di ripeterà due o tre volte la settimana."Solo condividendo le diverse esperienze e i vari interventi e strumenti, sarà possibile trovare soluzioni più efficaci e immediate, ma soprattutto durature, ai problemi che le persone espongono - spiega Annamaria Pregliasco del Centro di Ascolto Vicariale Caritas -. Grazie alle riunioni periodiche del 'Tavolo della solidarietà', sarà possibile cercare di capire le cause delle povertà, tentando di combatterle, stimolando la coscienza civile, in particolare sui temi connessi alle povertà e alla giustizia sociale". "Ringrazio don Maurizio Manganelli, responsabile Caritas provinciale e coordinatore unità di strada, Annamaria Pregliasco e tutte le persone che fanno parte di questo tavolo – aggiunge Roberta Crudeli -. E' un gruppo di lavoro molto importante, ma soprattutto molto concreto visto che può contare su rappresentanti di enti e associazioni molto diffuse sul territorio che quindi ben conoscono il territorio e le sue necessità. Sono sicura che da questa esperienza potranno svilupparsi altri progetti per il futuro". "Ogni giorno sperimentiamo quanto sia necessario lavorare in rete per comprendere meglio le situazioni, sempre più complesse, di marginalità e per rispondere meglio ai bisogni che individuiamo – conclude don Maurizio Manganelli -. È importante che nel territorio la rete di chi si mette a servizio dell'altro sia sempre più forte. Il tavolo rappresenta quella fetta di società disposta a rimboccarsi le maniche per dare voce a chi non ha voce e per contribuire fattivamente al bene comune".