Francesco Persiani non è un uomo solo anche se, suo malgrado, non è più al comando. Alcuni dei suoi ex alleati, compresa gente eletta nella sua lista civica, lo hanno, letteralmente, tradito e abbandonato passando armi e bagagli, si fa per dire, all'opposizione, di fatto sottoscrivendo la mozione di sfiducia che il Pd aveva predisposto. Prima in cinque si sono firmati - Roberta Dei, Antonio Cofrancesco, Sara Tognini, Lucia Bongiorni e Sergio Menchini - poi, al momento del voto, si sono aggiunti altri. Una valanga senza freni. Che ha mandato a quel paese una giunta che aveva fatto, nel bene e nel male, il proprio dovere e che era quasi arrivata alla conclusione naturale della sua esistenza. Invece, niente da fare. Gli strateghi di Giorgia Meloni e, salvo smentite, di Massimo Mallegni hanno causato la frana e, ci auguriamo, ne pagheranno le conseguenze (politiche).
"Era diverso tempo - racconta l'ex sindaco - che stavano cercando di scavarmi la fossa. Solo che avrebbero voluto, da parte mia, un gesto, magari il siluramento di un assessore, affinché potessero, poi, dire che era stata colpa mia. Invece, io, ho tergiversato, ho provato in tutti i modi a ricomporre gli screzi, le pretese, le lamentele. Solo che, per stare zitti, ogni volta alzavano la posta: chiedevano assessorati, incarichi, minacciavano di non votare con la maggioranza sul bilancio e altre cose. Nonostante ciò ho resistito e adesso è chiaro di chi è la colpa di questo fatto. E' incredibile, un coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia, Marco Guidi, che io avevo nominato assessore ai lavori pubblici, appoggiato, evidentemente dai vertici del suo partito, causa la caduta della giunta per candidarsi alla poltrona di sindaco convinto di potermi sostituire. Vedremo, a questo punto, cosa accadrà. Noi siamo sempre stati onesti e ci riproveremo, magari andremo al ballottaggio e allora si vedrà. Sono le stesse persone che hanno provocato la sconfitta di Caffaz a Carrara, sempre loro, Fratelli d'Italia. E, con loro, anche esponenti di Forza Italia che io non credevo arrivassero a tanto. Mi riferisco, ad esempio, a Stefano Benedetti, uomo cui avevo ripostoi la più totale e incondizionata fiducia, gente che mi aveva assicurato lealtà e che, invece, al momento del voto, è passata dall'altra parte".
"In queste ultime ore - racconta Persiani - ho rilasciato diverse interviste e ricevuto numerosi attestati di stima per il mio lavoro. Mi fa piacere. A me stava a cuore e sta a cuore la città di Massa con i suoi abitanti e continuerò a fare quello che ho fatto. Se sono triste? No, era prevedibile che accadesse visto tutto quello che hanno fatto e detto negli ultimi tempi. Così almeno è stata fatta chiarezza definitiva e la colpa si sa da che parte sta. Se la sinistra sarà contenta? Ovviamente, probabilmente nemmeno si aspettava un gesto di autolesionismo simile".