Da poco si è festeggiata su tutto il territorio italiano la 74^ giornata in ricordo delle vittime sul lavoro: “Giornata piena di ricordi, di dolore, ma anche di ripartenza, di voglia di fare di più, di fare rete tra le istituzioni e le associazioni per la prevenzione, formazione e per la sicurezza sul lavoro- dichiara Cosimo Maria Ferri- La nostra costituzione parla di lavoro, di un diritto al lavoro sicuro e che non causi morti bianche”.
La giornata organizzata dall’Anmil si è distinta per molteplici testimonianze significative: c’è la lettera della vedova Sara e della piccola Camilla, che nel profondo dolore trovano la forza di guardare avanti, ma che sentono il bisogno di non essere lasciate sole; il discorso di Ester Intini, una madre che si è aperta nella sua sofferenza raccontando la morte del figlio sul lavoro, piena di voglia di lottare per la sicurezza di tutti gli altri; infine, le parole di Paolo Bruschi, sempre cariche di azione e progetti per la sicurezza, hanno riempito di riflessioni la giornata.
“Grazie all’Anmil per questa giornata. Non si può morire di lavoro- termina sentitamente Ferri- Come sottosegretario alla giustizia proposi all’epoca la patente a punti sulla sicurezza per le aziende virtuose, una premialità fiscale per chi investe in sicurezza. Auspico che la politica viaggi unita nella direzione giusta e guardi alla sicurezza sul lavoro come un valore da garantire”.