La città di Massa ha risposto molto positivamente al corteo in difesa della sanità pubblica organizzato sabato 14 ottobre da Massa Insorge, Consulta popolare per la sanità città di Massa, Salute pubblica Massa Carrara, Movimento Lunezia, Salute pubblica Alta Lunigiana, con il sostegno dell’associazione Invisibili, Rivoluzione Allegra, Usb e Carc. Tante quindi sono state le sigle unite per fermare quello che è stato definito lo "scempio" della sanità pubblica.
Nel frattempo sono entrati in agitazione sui tagli alla sanità pubblica territoriale anche la Lunigiana con Aulla, dovre presto sarà attivato un nuovo coordinamento, e la stragrande maggioranza degli operatori
sanitari dell'Asl Toscana Nord-Ovest.
“La gente capisce che la questione è di interesse pubblico trasversale –spiega Massa Insorge - ,
per cui ci auguriamo che le sigle politiche ieri in incognito si uniscano presto al movimento. Se qualcuno pensa di vincere la scommessa dell'isolamento politico ha già perso perché il problema dei tagli alla sanità non se lo sta inventando Massa insorge o Rivoluzione Allegra, è un drammatico problema di tutta la popolazione e occuperà purtroppo il discorso pubblico nei prossimi mesi e anni”.
“I servizi vengono chiusi in quanto manca la volontà politica di fare nuove assunzioni - continua la lista civica - , gli operatori sanitari sono sotto organico da anni (vedi i problemi già emersi con la pandemia) e i pochi rimasti sono in burn-out per il carico di lavoro, quindi la politica delle larghe intese risponde con un processo di "riduzione e svanimento": a Massa chiudo due distretti e ne costruisco uno grande la metà del più piccolo, mentre i servizi nel frattempo vengono smembrati; chiudo i reparti con la scusa delle ristrutturazioni a Carrara, mentre infilo i servizi in container (eternamente) provvisori per poi smantellare anche questi”.
“Davanti a tutto questo – conclude -, dobbiamo sforzarci di pensare come ricostruire, in Italia, laddove sia possibile farlo, una nuova forza di opposizione reale che faccia gli interessi del popolo in generale e del ceto
medio-basso in particolare, applicando con rigore i principi costituzionali”.