Paral di "pasticciaccio brutto di Piazza Aranci”, il segretario generale CISL Funzione Pubblica Toscana Nord, Enzo Mastorci in relazione a quello che lui definisce: "un groviglio di errori, improvvisazioni e scelte discutibili che oggi sta intasando uffici, ricorsi e richieste di accesso agli atti a causa delle progressioni verticali della Provincia di Massa-Carrara". Spiega Mastorci: "Eppure il CCNL Funzioni Locali 2019-2021 aveva offerto agli Enti un’importantissima chance: utilizzare, entro il 31/12/2025, lo strumento delle progressioni verticali in deroga per valorizzare lavoratrici e lavoratori con esperienza e competenze consolidate. Come CISL FP avevamo sollecitato da tempo l’amministrazione ad attivarsi per dare riconoscimento professionale a chi, con il proprio lavoro, sostiene realmente i servizi della Provincia. Merito, esperienza, competenze. Purtroppo, sono parole che sembrano completamente scomparse dal vocabolario dell’Amministrazione provinciale, soprattutto negli ultimi mesi.
Il Regolamento approvato con Decreto Presidenziale n. 9 del 16/01/2025 è, fin dall’origine, fonte di criticità. Alcuni esempi: viene usato un unico regolamento per due istituti completamente diversi: progressioni ordinarie e progressioni in deroga; per le progressioni *ordinarie a funzionario bastano titolo e 3 anni di servizio, per quelle in deroga* servono almeno 5 anni (la deroga dove sarebbe?); nella selezione da ex B a ex C vengono attribuiti punteggi sproporzionati a lauree, master e iscrizioni ad albi, contraddicendo lo spirito del CCNL che valorizza l’esperienza; la laurea finisce per pesare più dell’esperienza (meno di 10 punti!): quasi una selezione da dirigenti; vengono attribuiti fino a 9 punti per corsi svolti negli ultimi 3 anni senza alcun piano formativo dell’Ente, con forti dubbi sulla coerenza dei criteri utilizzati.
I bandi sono stati pubblicati tardi e male: dopo dieci mesi – casualmente dopo le elezioni regionali – compaiono sulla Intranet i bandi per: 3 posti da Istruttore e 6 + 1 posti da Funzionario. Ma la pubblicazione solo in Intranet esclude chi, e sono molti dipendenti, non ha accesso a strumenti informatici forniti dall’Ente, violando trasparenza e pubblicità. Sono state fatte scelte organizzative discutibili: si bandisce un posto da funzionario di polizia provinciale quando il Corpo è ridotto a 6 unità. Negli anni in cui era composto da 10-12 agenti, tale posto non era ritenuto utile, mentre oggi è ritenuto tale e non se ne capisce il motivo. Si riconosce la stessa anzianità a dipendenti part-time e full-time. Alcuni “abiti su misura” sembravano confezionati con cura, eppure – sorprendentemente – qualche preferito è rimasto escluso. Per cui ci domandiamo se verrà confezionato un altro abito nel 2026. Con il rinnovo contrattuale che proroga le deroghe al 2026, temiamo che, per alcuni, si tenterà di cucire un nuovo vestito su misura, dopo che il primo è venuto male.
Riceviamo da settimane richieste di aiuto da dipendenti di ogni sigla sindacale che segnalano casi di persone che sono state sconsigliate dal presentare domanda pur avendo i requisiti; casi di persone con 16 anni di servizio, che non si vedono riconosciuta la propria esperienza; casi di persone che si ritrovano con un profilo professionale ignorato o confuso con le mansioni effettive. Abbiamo segnalato tutto al Presidente , lo avevamo fatto in tempi non sospetti, ma avevamo già compreso che molte progressioni sembravano orientate verso alcune sigle o appartenenze.Nel frattempo, da altri sindacati regna un silenzio assordante, che sta irritando anche i loro stessi iscritti. Il presidente Lorenzetti è uscente ed ha i bagagli pronti diretto verso Firenze. Lascia in eredità una gestione approssimativa, quasi fantozziana, delle progressioni: un tanto al chilo, forse solo come un “ premio fedeltà “ e non una procedura che incide su carriere, stipendi e dignità professionale atta a migliorare la macchina organizzativa, dalla quale molti/e stanno “ scappando “ e ci sarà sicuramente un perché la CISL FP non ci sta e lo ribadisce con forza: la CISL FP non accetta che vengano svalutate competenze, professionalità, impegno e dignità dei lavoratori della Provincia di Massa-Carrara.Saremo al fianco di ogni dipendente per garantire trasparenza, correttezza amministrativa e rispetto del CCNL. E intanto fioccano i ricorsi".









