Ci sarebbe ancora molta confusione tra i cittadini in relazione al piano regolatore del porto di Marina di Carrara, secondo i Paladini Apuoversiliesi. La presidente Orietta Colacicco ha voluto ribadire che la situazione si è evoluta nel corso dell’estate e che l’onorevole della Lega Andrea Barabotti ha presentato alla Camera un ordine del giorno, che è stato accolto, che “impegna il Governo a valutare, l’opportunità di attivare un tavolo tecnico, con l’obiettivo di approfondire, sentiti i Comuni interessati, gli impatti erosivi delle opere previste a mare con i migliori strumenti disponibili, valutando anche eventuali soluzioni progettuali alternative. “ Ci auguriamo – dice Colacicco – che intendano prendere in esame anche il modello idraulico fisico a fondo mobile proposto da più di due anni. Voglio ricordare anche che il 7 ottobre l’onorevole Edoardo Rixi vice ministro delle Infrastrutture dei Trasporti presso l’autorità di Sistema Portuale della Liguria orientale nella sede di Marina di Carrara, davanti a un folto pubblico di autorità, operatori del porto, di imprenditori di tutta l’economia turistica e dei Paladini Apuoversiliesi, con i presidenti delle associazioni ad essi collegate a diverso titolo, ha affermato che il progetto deve essere sottoposto a modifica sostenendo che ‘bisogna pensare a una modifica del piano regolatore che sia compatibile con le esigenze del litorale, ossia evitare che ci siano ulteriori problemi di erosione e anche problemi di carattere idrogeologico. C’è bisogno in tempi stretti di un piano che tenga conto del problema dei dragaggi e del mantenimento dei fondali e che consenta la progettazione nell'area portuale senza un ulteriore depauperamento della costa e noi dobbiamo preservare la qualità degli stabilimenti e le spiagge di Forte dei Marmi, della Versilia e di tutta l'area intorno a Carrara, dall'altra parte dobbiamo dare delle prospettive al porto su quello che deve fare e su cosa si può fare nel porto di Carrara; pensare di fare un piano regolatore portuale che non è condiviso con le associazioni di categoria e con chi vive intorno al porto non è il modo migliore per fare il futuro porto’. È chiaro che c’è la consapevolezza dell’erosione prodotta dal porto e la volontà di fermare il fenomeno. L’onorevole Deborah Bergamini di Forza Italia, inoltre, ha dichiarato che per l’erosione ci vuole un commissario straordinario, affermazione sostenuta anche dal Ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin. Il viceministro aveva annunciato l’avvio di un tavolo tecnico il 14 ottobre, con una riunione preparatoria, a cui, con il coordinamento del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, erano presenti Regione, Autorità portuale e Ministero dell’Ambiente, che avrà un suo iter, comprensivo di audizioni dei comuni e delle associazioni interessate”. Colacicco ha ribadito: “ E’stato scelto di avere un porto a Carrara, ce l’abbiamo e dobbiamo dare la vitalità al porto di Carrara, senza pregiudicare la vitalità di tutta l'economia turistica che parte da Marina di Carrara e arriva a Marina di Pietrasanta. Noi Paladini ci adopereremo per una soluzione di reciproca soddisfazione, come avevamo già anticipato al commissario Bruno Pisano, ora nominato presidente dell’Autorità Portuale. A nostro parere però bisognerà a fare delle rinunce sull’entità dell’ampliamento perché l’erosione ha causato un danno che cresce, tanto che qualche giorno fa ha colpito anche il manto stradale davanti alla colonia Motta nella parte a nord di Marina di Massa e il sindaco di Massa Francesco Persiani ha chiesto un tempestivo intervento dalla Regione. Se sul piano regolatore bisogna riflettere, sospendere, cercare la strada giusta perché se dovesse aumentare il fenomeno erosivo, ci troveremmo gradualmente senza spiaggia da Marina di Massa fino a Pietrasanta nel giro di pochi anni, adesso bisogna immediatamente intervenire sull’erosione, a partire dalla parte critica del litorale apuano, perché non è che sono a rischio solamente le spiagge quindi i fatturati e l’occupazione di tutta la filiera del turismo, e l’ambiente, ma addirittura emerge un problema di benessere e di salute dei cittadini.
Da una parte ci vogliono subito interventi anti erosione e dall’altra sospensione alle opere di ampliamento del porto, anche perché modifica vuol dire che il progetto poi dovrà essere sottoposto forse a Vas, (Valutazione Ambientale Strategica) o a Via (Valutazione di impatto ambientale ), quindi passare per la o le procedure del Ministero dell’Ambiente secondo le quali le Istituzioni, i soggetti ambientalmente competenti, ma anche i singoli cittadini possono inviare proprie osservazioni. Ci vorrà tempo, forse anni. Sarebbe bene secondo noi ragionare anche in termini di costi, davanti all’ipotesi che le aspettative, specchio dei desiderata degli operatori del porto, vengano disattese.









