Il 26 marzo a Villa Schiff il Comitato dei cittadini per la chiusura di Cava Fornace, grazie al contributo del segretario pd di Montignoso Nicolini, ha incontrato l’assessora regionale all’ambiente Monia Monni e il sindaco Lorenzetti. L’incontro con l’assessora, fortemente voluto dal Comitato in una fase estremamente delicata per il futuro della discarica, è stata l’occasione per avere aggiornamenti sulla situazioni dopo oltre 10 mesi dal disastro del 06 maggio scorso e per far il punto sugli scenari prossimi che ci troveremo ad affrontare.L’assessora Monni ha illustrato il recente incontro avuto con Alia, la multiutility di Firenze, Prato e Pistoia, in rappresentanza del gestore PAA, durante il quale pare che i toni siano stati molto aspri. La regione, confortata anche dai comuni di Montignoso e Pietrasanta intende prorogare il Paur, sospeso dopo lo sciagurato sversamento dello scorso maggio, Paur che avrebbe dovuto scadere a fine aprile. Questa proroga dovrebbe consentire al gestore di presentare un nuovo progetto ridimensionato nei conferimenti e finalizzato alla chiusura con messa in sicurezza della discarica e gestione del post mortem.Abbiamo apprezzato che da parte delle istituzioni sia venuta meno la fiducia nel gestore e abbiamo chiarito all’assessora e ai presenti la nostra posizione: il Paur attuale deve essere respinto, e nessun nuovo progetto che preveda ulteriori conferimenti sarà mai accettato, né in alcun modo avallato.L’unico progetto su cui noi possiamo ragionare e sederci ad un tavolo è quello di chiusura con la messa in sicurezza dell’impianto, per procedere alla completa bonifica di Cava Fornace, che per le caratteristiche geologiche, morfologiche e ambientali mai avrebbe dovuto essere autorizzato a discarica. Il costo della bonifica, che spaventa le amministrazioni e la regione non deve essere un ostacolo: la politica ha sbagliato e la politica deve trovare le risorse per rimediare. Anche chiedendo in modo formale al gestore (sottoposto al rischio d’impresa, dunque alla responsabilità diretta di investimenti sbagliati), di pagare tutto il possibile.Sul percolato a tutt’oggi convogliato nella pubblica fognatura, abbiamo ancora una volta espresso le nostre perplessità, visto che questa facilitazione avrebbe dovuto essere limitata alla fase emergenziale (evidentemente non terminata!).Con l’assessora abbiamo poi voluto evidenziare le carenze nella sicurezza dell’impianto, considerando quanto accaduto il maggio scorso e soprattutto le carenze nei controlli, nonostante i nostri continui richiami in tutte le sedi. E’ stato richiesto inoltre da parte del sindaco Lorenzetti un percorso partecipativo, da noi sempre auspicato, un percorso che per noi non significa pero’ atto di decisioni acquisite altrove, ma dare la parola ai cittadini che vivono qui, e permettere loro di decidere del proprio territorio. Per noi e per questo comprensorio il futuro di Cava Fornace, considerando quanto accaduto e i rischi concreti che ci sono, non può e non deve in alcun modo passare da ulteriori concessioni. Ci attendiamo dalle Amministrazioni atti formali concreti PRIMA delle elezioni regionali, che mettano nero su bianco la chiusura della discarica e la sua messa in sicurezza. Solo così la fiducia nella politica sarà riconquistata. Ciappelliamo a tutta la comunità, affinché mantenga alta l’attenzione in questo momento particolarmente delicato per il nostro territorio .