A dicembre 2024 il palazzo comunale è rimasto al freddo perché mancava il gasolio per la caldaia, mentre questa estate manca la climatizzazione negli uffici dell’anagrafe e in consiglio comunale. Parrebbe non esserci molta attenzione da parte dell’amministrazione comunale alle condizioni lavorative del personale dell’ente e non solo per il malore occorso a un’avvocatessa in sala X Aprile” dichiara la consigliera Bennati. “In sette anni il sindaco Persiani non solo non è stato capace di adattare la città al cambiamento climatico ma neppure il palazzo in cui lavora ogni giorno. Eppure di occasioni gliene sono state offerte con i fondi del PNRR, ma non è stato capace di coglierne mezza. Ha solo saputo utilizzare progetti che già erano nei cassetti ereditati dall’amministrazione Volpi. Il recente rimpasto delle deleghe certifica che qualche assessore che doveva occuparsi del tema non ha fatto niente per due anni” sottolinea Bennati.Il Polo Progressista e di Sinistra, composto da M5S RC e Mcc, ricorda all’amministrazione comunale che dieci anni fa venne approvato un Piano d’Azione per l’energia sostenibile che avrebbe permesso l’accesso a specifici fondi europei; peccato però che le amministrazioni Persiani lo hanno lasciato scadere senza fare niente. In sette anni di mandato amministrativo il sindaco ha fatto poco o nulla per migliorare l’efficienza energetica degli immobili comunali; a partire dal palazzo comunale, passando per il Teatro Guglielmi, le scuole comunali, ma anche degli impianti sportivi come il campo scuola non ci sono politiche energetiche specifiche. Gli episodi all’anagrafe e in consiglio comunale sono la punta di un iceberg di incapacità amministrativa che si scarica sulle persone. Non c’è una sola persona che nell’ultimo mese sia entrata al Teatro Guglielmi, per le recite o i saggi, che non abbia pensato di morire dal caldo. E’ evidente che da un lato il sindaco Persiani ha obbligato tutta la macchina comunale a occuparsi solo del PNRR, dimenticando tutto il resto della vita quotidiana della città, dall’altro ha mal distribuito le deleghe e ne porta la responsabilità amministrativa e politica.