Il Polo Progressista e di Sinistra, composto da M5S RC e Mcc, è contrario alla svendita sia del “Mulino di Canevara”, per settantamila euro, che di tutti gli altri immobili di proprietà della Provincia di Massa Carrara. La privatizzazione degli immobili pubblici è un elemento cardine nella trasformazione delle città in luoghi di rendita immobiliare per privati con molta liquidità. Anche Massa non si è sottratta a tale modello con la Provincia che, negli ultimi anni, ha preferito vendere immobili che sono diventati attività per affitti brevi. Una dinamica che ormai ovunque nel mondo occidentale è riconosciuta fra le cause di mancanza di case per i residenti, svuotamento dei centri storici e aumenti degli affitti di lungo periodo. Anche la vendita dei quattro appartamenti di via Cavour a Massa, così come quella delle ex caserme nell’intero territorio provinciale deve fermarsi. A questa provincia serve una politica progressista e di sinistra che guidi le decisioni amministrative verso l’interesse collettivo e pubblico. Oggi questo vuol dire semplicemente istituzioni pubbliche che agiscono con un’azione calmieratrice delle dinamiche speculative di mercato. La crisi degli enti provinciali è una sciagurata responsabilità della riforma Delrio su cui si sta cercando di mettere delle pezze in un tavolo unitario fra Province e Regioni. Aver cancellato, per finta, questo ente intermedio ha spinto a privatizzare il patrimonio immobiliare in mancanza di risorse certe e assenza di potere di imposizione tributaria. Il Governo Meloni non può pensare di rispondere ai drammatici problemi delle province italiane con il ripristino dell’elezione diretta solo per il Friuli Venezia Giulia come avvenuto lo scorso 5 Novembre. Le persone che lavorano e pagano tasse onestamente hanno bisogno di case con affitti bassi adesso, i loro redditi non possono più sostenere il costo della vita quotidiana e dei bisogni che ne derivano.









