Diciotto contagiati su diciannove ospiti di un reparto del Regina Elena, casa di riposo comunale di Carrara e ieri anche la notizia del primo decesso. Per il coordinamento comunale di Italia Viva non ci sono dubbi: le responsabilità sulla gestione dell’epidemia di coronavirus della RSA comunale sono molteplici e, tra queste, il non aver vigilato con estrema attenzione è la più grave. Italia Viva ha fatto notare come la situazione delle case di riposo sia al centro del mirino della stampa nazionale da settimane, e come sia sempre stato chiaro che le case di riposo potevano essere le realtà a cui il coronavirus avrebbe fatto pagare il prezzo più caro. “Il sindaco non poteva non sapere – ha detto Laura Vanelli di Italia Viva Carrara - che il coronavirus avrebbe potuto essere già alle porte anche della nostra RSA e, in qualità di massima autorità sanitaria della città, era obbligato per legge a prendere provvedimenti per prevenire la diffusione dell'infezione all'interno della nostra Istituzione. Invece da come stanno oggi le cose è chiaro che abbia declinato ogni responsabilità, lasciando forse che le decisione venissero prese da qualcun altro. Immobilismo e sottovalutazione tuttavia sono stati gli atteggiamenti anche anche del presidente della Rsa, Giuseppe Profili e del direttore.”
Il coordinamento di italia Viva ha ricordato il rammarico e l’apprensione generale di tutta la cittadinanza di fronte alle notizie relative al contagio al Regina Elena ed ha ribadito la mancanza di trasparenza delle istituzioni nella gestione della vicenda. “ Se vane e confuse sono state le informazioni del sindaco De Pasquale – hanno proseguito da Italia Viva - che, dal giorno in cui è stato obbligato a diffondere la notizia dei due anziani ricoverati al Noa e del primo anziano positivo, ha continuato a confondere i cittadini con numeri che si contraddicono ogni volta, ancor più grave è la mancata informazione da parte dell'Asl. Infatti nonostante che nella Casa di riposo si stia consumando una vera e propria strage di positivi al covid-19 tra pazienti e operatori, nemmeno i familiari hanno potuto sapere la verità e pare che sulla positività o non-positività di più ospiti ci siano più versioni.” Da qui l’accorato appello di Italia Viva alla direttrice generale dell’ Usl Toscana Nord Ovest Letizia Casani affinché pubblicamente e con fermezza dica quanti dei tamponi effettuati siano risultati positivi e se sono state prese ad oggi tutte le misura possibili per contrastare il dilagare dell'infezione. “ Sarebbe grave – hanno concluso da Italia Viva - che si continuasse a tacere o a divulgare mezze verità, occorre che vengano prese decisioni immediate a tutela di quegli anziani che sono ancora ricoverati nella struttura in attesa di non si sa che cosa , con il rischio per tutti i cittadini che cresce con il tempo che passa. La prova di cosa non è stato fatto nella gestione 5 Stelle per contrastare l’infezione coronavirus alla Regina Elena la dice lunga su quello che ancora ci dobbiamo aspettare : il diritto alla salute non è una possibilità è davvero un obbligo.”.