Non ci sta, il consigliere della lista Ferri Filippo Mirabella, alle accuse e alla minaccia di querela avanzata da Retiambiente in relazione alla sua critica del servizio. Ecco la sua replica: " La gestione dei rifiuti è un servizio pubblico essenziale e, come tale, richiede trasparenza, responsabilità e un confronto corretto con la cittadinanza.Da mesi la città segnala criticità quotidiane, documentate e diffuse, mentre le risposte fornite non risultano sufficienti né sul piano operativo né su quello della comunicazione.In questo contesto, ogni chiarimento deve essere affrontato con serietà e con un approccio istituzionale, perché quando un servizio pubblico presenta problemi strutturali, è compito delle istituzioni approfondire, vigilare e intervenire. Le segnalazioni che il sottoscritto ha portato alla luce non sono chiacchiere, né invenzioni. Sono frutto di mesi di esasperazione di commercianti, esercenti e residenti in particolare nella zona dello Stadio, che documentano con foto e video una situazione ormai fuori controllo. Non è fantasia: è realtà quotidiana. E chi continua a minimizzare insulta l'intelligenza dei cittadini. Chi amministra e chi dirige una società come RetiAmbiente ha il dovere di dare risposte, non di costruire comunicati autocelebrativi che evitano accuratamente il punto. La replica di RetiAmbiente non chiarisce nulla: aggira le domande, sposta l'attenzione, cerca un nemico immaginario per non parlare dei problemi veri. È un copione che la città conosce fin troppo bene. Ed è proprio davanti a queste manovre che chiedi, con ancora più forza, una commissione d'indagine interna con accesso totale agli atti. Non un foglio di carta, ma una verifica vera su incarichi, selezioni interne, metodi di controllo e comunicazioni. Basta opacità, basta frasi fatte: vogliamo i documenti. E sia chiaro un punto: quando una società come RetiAmbiente manda una nota alla stampa, non può nascondersi dietro un logo. Una società non pensa, non scrive e non si difende da sola. Qualcuno quella nota la firma, la approva e se ne assume la responsabilità. La trasparenza si dimostra mettendoci il nome, non scappando dietro una sigla. La città è sempre più sporca e stanca. Stanca di disservizi quotidiani, stanca di rimpalli di competenze, stanca di chi parla senza affrontare nulla. I cittadini resistenti sono mesi che chiedono chiarezza nel servizio che invece è sempre più carente e approssimativo.E stavolta non ci accontenteremo delle minacce ma andremo fino in fondo. È il caso inoltre esprimere sorpresa per il riferimento, contenuto nella replica di RetiAmbiente, a eventuali azioni legali. Le istituzioni non possono lasciarsi intimidire da annunci di questo tipo quando esercitano funzioni di controllo e vigilanza nell'interesse della collettività. Un consigliere comunale ha il dovere – non la facoltà – di segnalare criticità e chiedere verifiche. La trasparenza non si ottiene minacciando contenziosi, ma aprendo gli atti, chiarendo i passaggi dubbi e dimostrando, con documenti e fatti, che tutto è stato svolto nel pieno rispetto delle procedure. Le istituzioni non intimidiscono: lavorano per garantire trasparenza ai cittadini che purtroppo come ormai è chiaro a tutti : manca!"
"Le istituzioni non intimidiscono ma garantiscono la trasparenza: Mirabella replica alle accuse di Retiambiente
Scritto da Redazione
Politica
28 Novembre 2025
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