Evidentemente era avanzata vernice nelle bombolette spray degli stessi bimbiminchia che hanno sfregiato, firmando con la falce e il martello, lo striscione all'entrata della Festa Tricolore di Fratelli d'Italia al Parco della Comasca tra venerdì 29 e sabato 30 agosto, e allora, avendo troppo tempo a disposizione e poche palle da grattarsi, hanno pensato di estendere la loro opera anche ai manifesti elettorali della Lega a Carrara e a Massa, autografandoli nello stesso modo. Anche perchè i vertici della loro parte politica si son guardati bene dal condannare pubblicamente il gesto, come avevamo previsto. E quindi, patetiche falci e tristi martelli son fioccati sui manifesti della Lega a ribadire, ancora una volta, che tutti hanno diritto di parola, ma qualcuno ha più diritto degli altri e siccome hanno stabilito di essere "quelli dalla parte giusta della storia", loro possono imbrattare, distruggere, mettere a tacere, impedire, finanche uccidere (ormai manca poco) quelli che, loro hanno deciso, essere dalla parte sbagliata. Non avendo la più pallida idea di cosa sia la giustizia, la legge e soprattutto il rispetto. Emuli, loro sì, veramente, proprio di quegli spauracchi che da ignoranti infiniti usano per giustificare le loro azioni. E viene solo da pensare quanto tutti quelli "buoni" si straccerebbero le vesti se la situazione fosse rovesciata: se qualcuno dei partiti che loro odiano e a cui non riconoscono nemmeno il diritto di fare campagna elettorale, sfregiasse un loro manifesto o imbrattasse lo striscione di una delle loro feste. Urlebbero al regime, ai manganelli, alla dittatura. Ma se gli stessi mezzi vengono usati per annullare i loro avversari politici allora è democrazia. Vabbè.
Nelle ultime ore diversi manifesti della Lega sono stati vandalizzati con scritte e simboli ideologici. Un gesto grave, che conferma in modo evidente quanto andiamo denunciando con la nostra campagna: per troppo tempo, in questa provincia, l’identità apuana è stata cancellata e sacrificata in nome di ideologie politiche, sempre anteposte agli interessi reali dei cittadini.“Vedere i nostri manifesti imbrattati con falce e martello – dichiarano Andrea Tosi, segretario provinciale e capolista della Lega alle elezioni regionali, e l’onorevole Andrea Barabotti, deputato della Lega – è la prova plastica di ciò che sosteniamo da anni: c’è chi continua a guardare al passato e a difendere simboli e dogmi ideologici, mentre noi vogliamo guardare avanti, alle necessità concrete delle famiglie, dei lavoratori e delle imprese del nostro territorio. Con la Lega vogliamo invertire questo ordine, riportando al centro la comunità apuana, i suoi bisogni, la sua dignità e la sua identità”.“Non saranno scritte e atti vandalici a fermarci – concludono – anzi, ci confermano che siamo sulla strada giusta: quella che mette finalmente al primo posto i cittadini e non le ideologie”.