Un gruppo di migranti gestiti dalla onlus Casa Betania e ospitati all’Hotel Dora, nel primo pomeriggio, ha improvvisato una partitella di calcio nel campo del Centro Giovanile Ex Gesuiti di Carrara scatenando le ire dei residenti dei palazzi che si affacciano sulla struttura. Qualcuno ha girato un video e ha chiesto l’intervento dei carabinieri . Il fatto è stato segnalato a Gianni Musetti di Forza Italia che ha espresso la sua netta condanna per il gesto compiuto dai richiedenti asilo e ha chiesto una severa punizione per i responsabili di Casa Betania: “Può succedere solo a Carrara. Mentre gli italiani sono rinchiusi in casa per scongiurare questa pandemia, mentre gli stessi si prendono sanzioni, spesso giuste, per essere "evasi" da questa sorta di arresti domiciliari sanitari, c'è chi invece se ne frega delle regole e permette a un gruppo di extracomunitari di giocare a calcio in una struttura che agli italiani non è permesso l'accesso. E così la rabbia giusta degli italiani, che dalle finestre hanno ripreso tutto, si sfoga e, chiamati i carabinieri, si rischia anche la rissa. Infatti c'è stato riportato che all'arrivo dei militari, questa mattina, gli stranieri ospiti dell'ex hotel Dora di Carrara, hanno inveito contro chi era alle finestre che dà sul campo dei Gesuiti, accusandoli e minacciandoli. Questa situazione ha del paradossale e non si ha più la pazienza di continuare a sopportare certi comportamenti, sia da parte di questi extracomunitari sia da parte di chi gestisce la struttura dell'hotel, che evidentemente ha permesso e organizzato giochi di gruppo proprio in un momento come questo. Chiediamo al prefetto di revocare immediatamente la convenzione con questa associazione che gestisce l'hotel e di chiudere il centro, che nato male, visto che è in pieno centro città dove dovrebbero esserci gli alberghi e non i centri accoglienza, è cresciuto anche peggio. Questa situazione deve finire e le autorità, dal prefetto al sindaco devono intervenire. Se non e permesso agli italiani, non lo deve essere permesso a nessuno. Gli sport sono sospesi per tutti, non solo per le persone per bene nate nel nostro paese. Ora basta.”
In realtà le cose hanno una spiegazione logica e a fornirla è stata proprio Sara Vatteroni, responsabile di Casa Betania: “ Da oggi alle 13 fino alle 19 è in corso, presso l’hotel Dora, un intervento di igienizzazione. Pur non avendo, nelle nostre strutture per migranti, alcun caso di contagio da covid 19, e pur avendo una serie di protocolli molto severi che impongono controlli e uso dei presidi di sicurezza e di sanificazione per ospiti e operatori, abbiamo voluto, di nostra iniziativa e a nostre spese, assicurare un livello ancora più alto di sicurezza sanitaria provvedendo a far sanificare tutte le strutture. Voglio ricordare che i cas sono strutture ad alta densità abitativa per cui è necessario elevare il livello di controllo sulla sicurezza. Ovviamente durante le operazioni di igienizzazione con l’ozono non è possibile che gli ospiti restino all’interno delle loro stanze e per questo motivo, non avendo il Dora spazi esterni in cui far sedere i ragazzi in attesa della fine della sanificazione, abbiamo chiesto al responsabile del Centro Giovanile il permesso di farli stare nel campo esterno che è a pochi passi dal Dora. I ragazzi erano lì in compagnia di tre nostri operatori. Erano senza mascherina perché vivendo tutti nella stessa struttura – come i nuclei famigliari – tra di loro non hanno necessità di indossarla. Per ingannare il tempo hanno chiesto il permesso di tirare due calci al pallone che gli è stato concesso. Ma questo è stato interpretato come un abuso e un’infrazione alle regole attuali tanto che qualcuno ha chiamato pure le forze dell’ordine. Quando sono arrivati i carabinieri abbiamo mostrato loro tutti i permessi, sia quelli dei ragazzi, sia quelli relativi alla sanificazione per cui ogni allarme è rientrato.”.
Anche Padre Luigi responsabile del Centro Giovanile ha confermato gli accordi presi con Casa Betania ed ha aggiunto di aver chiesto ai ragazzi di smettere di giocare a calcio non appena si è accorto che la cosa stava scatenando reazioni incontrollate nel vicinato. I ragazzi hanno infatti smesso di giocare e si sono messi all’interno ad aspettare il momento in cui poter rientrare all’hotel Dora.