Le aggressioni al personale sanitario sono un problema crescente in Italia che, negli ultimi anni, ha visto un aumento significativo degli episodi di violenza fisica e psicologica contro il personale sanitario, con una media di circa 1.600 casi all’anno tra il 2019 e il 2021. Nel 2023, in Toscana, sono stati registrati 2356 casi di aggressione ai danni del personale sanitario, dato in aumento rispetto alle circa 800 aggressioni segnalate nel 2021. Le aggressioni possono essere sia verbali, sia fisiche e colpiscono principalmente i Pronto soccorso, i reparti di degenza e gli ambulatori. La Regione Toscana ha attivato diverse misure per contrastare questo fenomeno, tra cui un osservatorio regionale per monitorare gli episodi di violenza e promuovere azioni preventive. Per affrontare questo problema, il Ministero della Salute ha lanciato diverse iniziative, tra cui la campagna di sensibilizzazione #laviolenzanoncura, che mira a informare la popolazione sulla gravità di questi atti e a promuovere il rispetto per gli operatori sanitari. La legge 113/2020 ha inasprito le pene per chi commette aggressioni contro il personale sanitario, considerando queste lesioni come circostanze aggravanti speciali. Quindi per tutelare il personale sanitario e sociosanitario dalle aggressioni, sono state adottate diverse misure di sicurezza e normative nazionali, sono state previste anche collaborazioni con le forze di Polizia. Molte strutture sanitarie, infatti, hanno stipulato protocolli operativi con le forze dell’ordine per garantire interventi tempestivi in caso di aggressioni e sono stati istallati sistemi di Videosorveglianza con telecamere di sicurezza nelle aree critiche dei pronto soccorso e delle strutture sanitarie. Su queste premesse si fonda la mozione del consigliere di Fratelli d’Italia, Massimiliano Manuel che ha spiegato: “Le misure per contrastare le aggressioni a medici e infermieri sono fondamentali per garantire un ambiente di lavoro sicuro e proteggere il personale sanitario e sociosanitario. Per questo il consiglio comunale impegna sindaco e giunta a chiedere alla Regione Toscana e alle autorità sanitarie e di pubblica sicurezza competenti: di effettuare il monitoraggio dei luoghi dove sono avvenute aggressioni al personale sanitario e sociosanitario nel nostro territorio ; di prevedere la presenza, nelle 24 ore, di personale di polizia in servizio presso il posto di polizia; di prevedere, per quanto riguarda la sicurezza degli operatori del pronto soccorso, un progetto che preveda l’incremento dei passaggi di pattuglie delle forze di polizia e della polizia municipale, con soste frequenti proprio al pronto soccorso; di prevedere la messa a disposizione degli operatori in servizio al pronto soccorso di un numero telefonico diretto con le forze dell’ordine, grazie al quale un operatore che rilevi pericolo per la propria o altrui sicurezza avrà la possibilità di parlare direttamente con la centrale operativa, riducendo notevolmente i tempi di risposta e di intervento; di prevedere l'implementazione dei sistemi di video-sorveglianza, che dovrebbero essere estesi a tutti i punti sensibili compresi i parcheggi dei dipendenti, dove, se necessario, dovrà essere migliorata anche l’illuminazione; di prevedere modalità di filtraggio degli ingressi al pronto soccorso, anche mediante guardie giurate; di prevedere posti auto garantiti in prossimità dell’ingresso all’ospedale agli operatori in pronta disponibilità”.
Misure concrete contro le aggressioni al personale sanitario: la mozione del consigliere di FdI Manuel
Scritto da Redazione
Politica
23 Ottobre 2024
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