I circoli del Partito della Rifondazione Comunista di Massa Centro e della Montagna Massese devono ancora una volta rimarcare come Sandro Pertini, il Presidente della Repubblica più amato della storia italiana, non abbia ancora avuto l'intitolazione del ponte verso la Foce come stabilito da tutto l'iter amministrativo in questi cinque lunghi anni. Ritenevamo che l'ottantesimo anniversario della Liberazione della nostra città fosse il momento ideale per dare questo riconoscimento a un antifascista, che ha conosciuto la durezza del confino a Ventotene voluto dalla dittatura del regime mussoliniano.Purtroppo l'amministrazione comunale e il Sindaco Persiani hanno ritenuto prioritario umiliare ancora una volta il ricordo del Presidente Pertini, perchè riteniamo che la commemorazione dell'80° della Liberazione sarebbe stata la migliore occasione. Dopo 5 anni dalla raccolta firme, dopo 5 anni da quei giorni che videro Massa protagonista sulle cronache nazionali a causa delle insane parole proferite da un consigliere comunale, dopo un percorso istituzionale e amministrativo che ha visto prima il parere favorevole della commissione toponomastica, poi l'atto ufficiale della Giunta Comunale, il "calvario" a cui è sottoposta questa vicenda non trova alcuna giustificazione se non l'imbarazzo politico della destra Massese nel riconoscere il valore istituzionale di un protagonista assoluto della lotta di Resistenza. Il fatto che un Partigiano, costretto all'esilio prima e incarcerato poi da Mussolini per le proprie idee, sia diventato un Presidente della Repubblica e tra i presidenti della nostra storia repubblicana il più amato, è certamente un problema per tutte e tutti coloro che guardano ancora con una certa nostalgia al ventennio fascista e che provano oggi a trovare ogni possibile scusante per sdoganare i crimini e le atrocità di cui si macchiò il regime di Mussolini. E' evidente ormai come l'antifascismo, su cui si fonda la nascita della Repubblica Italiana, non sia più un valore riconosciuto e condiviso al punto da arrivare a sminuire principi e ruoli nelle commemorazioni istituzionali se non addirittura, come nel caso dell'intitolazione del Ponte sul Frigido a Sandro Pertini, a nascondere valori e protagonisti.
Sandro Pertini, spina nel fianco del regime fascista ieri, oggi fastidiosa memoria per i nostalgici
Scritto da Redazione
Politica
15 Aprile 2025
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