La CISL di Massa Carrara fa il punto sulla situazione della sanità locale in vista della Conferenza Zonale della prossima settimana, dove la Presidente, il sindaco Serena Arrighi, sarà chiamata a far fronte a diverse criticità non una meno importante dell’altra. Riguardo alla riorganizzazione/taglio del servizio di anestesia, come CISL siamo profondamente contrari: il servizio com’era strutturato ha reso la sanità locale all'avanguardia in Toscana negli ultimi 30 anni, eccellenza da estendere non da ridurre, siamo al fianco dei pazienti e degli operatori sanitari. Lo stesso vale per a riorganizzazione e taglio dello screening oncologico che verrà messa in atto tra pochi mesi e che lascerà all’ospedale delle Apuane solo un piccolo call center. La notizia è stata confermata dalla direttrice ASL Lidia Di Stefano in una nota di suo pugno, nella quale ha definito il taglio allo screening un "potenziamento", che forse è tale per altre zone della Toscana, mentre resta un taglio per Massa-Carrara perchè riduce i posti di lavoro locali qualificati, che hanno concorso a rendere il nostro screening il quinto in Italia per merito ed efficienza. In riferimento alla caotica disposizione dei servizi sanitari presenti nel Monoblocco, consapevoli di essere fuori dal coro, non ci siamo mai sottratti alla critica costruttiva, anche nell’esperienza della cabina di regia, che per noi si è conclusa con il trasferimento delle cure intermedie, affrontando l’emergenza. La realtà del Monoblocco, tuttavia è container disagiati, che in caso di pioggia non permettono le visite, con pazienti rimandati indietro. Ambulatori e spazi angusti, dove ci sono le sale operatorie. Un ammucchiamento di reparti e pazienti, che ci fa dubitare che siano totalmente a norma di sicurezza. Palazzine non agevoli da raggiungere, da parte dei pazienti più fragili, come i malati oncologici, che probabilmente con il caldo estivo li rivedremo, come la scorsa estate, a fare le salite di Monterosso per raggiungere gli ambulatori con il bastone da trekking. Ci chiediamo come mai non sia stato ancora previsto il servizio di un pulmino che raggiunga Monterosso da piazza delle corriere, come richiesto più volte dal sindacato dai medici e dagli operatori sanitari. Molti pazienti arrivano con i mezzi pubblici o potrebbero non trovare parcheggio nei pressi della palazzina H, compreso chi ha fatto interventi oculistici. Tra tagli, "omogeneizzazioni" mascherate e mancata organizzazione dei servizi a danno dei pazienti e del personale sanitario si può parlare della fine del sistema sanitario toscano? Ci auguriamo di no. Un tempo i sindacati potevano dare il loro supporto per raggiungere migliori scelte e soluzioni. Oggi si è arrivati ad una gestione aziendale autoritaria della sanità, dove quello che conta è l'obiettivo di budget e si fanno tagli anche a danno della salute e sicurezza dei cittadini. Per non parlare dalle liste di attesa: per poter fare una prima visita dermatologica nella provincia di Massa Carrara, non urgente, occorre aspettare anche quattro mesi. Quasi impossibile prenotare un’ecografia, non si viene più richiamati. Per un semplice RX torace il primo posto è a Fivizzano o Pontremoli, solo ad agosto dopo otto mesi in costa apuana. Per l'ecografia mammaria poi, non a breve, ma di controllo è stato proposto Firenze o Poggibonsi/ Siena: è evidente che questo non è il modo di fare prevenzione. Noi di Cisl siamo un sindacato che ha sempre preferito il dialogo all' aspra vertenza, ma siamo disposti ad agire di conseguenza, a difesa di un bene primario che è il diritto alla salute per tutti e tutte
Sanità apuana: tra tagli e criticità l'analisi di Cisl Massa Carrara
Scritto da Redazione
Politica
06 Gennaio 2025
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