“La sanità pubblica è alla frutta e questo è sotto gli occhi di chiunque, vittima della mancata attenzione, dei tagli del governo e della decennale gestione regionale non all'altezza. Quindi, per l'assolvimento dei suoi compiti ha aperto sempre più all'intervento dei privati in svariati ambiti”: è il grido d’allarme del Polo progressista e di sinistra (M5S e UP).
“Anche nel caso delle donazioni, Asl TNO plaude con entusiasmo, addirittura facendosi portavoce dei saluti del privato stesso assente alla cerimonia per la consegna della strumentazione donata. Ci chiediamo però se sia accettabile che le donazioni di strumentazione, rientranti nei piani di investimento aziendale e in quelli della programmazione regionale, provengano da società con potenziali conflitti d'interesse o d'impresa. Donazioni da parte di soggetti accreditati dalla Asl TNO, che di fatto beneficiano del cattivo funzionamento della sanità pubblica”, dichiara ancora il gruppo.
“I numeri di bilancio delle strutture diagnostiche private nell’ultimo triennio infatti indicano, in qualche caso, crescite vertiginose con ricavi milionari quasi triplicati. Una crescita che senza dubbio è frutto della pessima gestione, voluta o meno, delle liste d’attesa della diagnostica pubblica, ad esempio- è la conclusione- Per questo la consigliera Daniela Bennati e il Polo progressista e di sinistra chiedono alla direzione generale di Asl Toscana Nord Ovest di modificare il proprio regolamento delle donazioni inserendo quei paletti etici oggi mancanti per cui sarebbe possibile a qualsiasi soggetto donare beni e denaro alla sanità pubblica”.