Un folto pubblico ha riempito il Teatro della Rosa di Pontremoli, nel pomeriggio di sabato 29 novembre per assistere all'incontro organizzato e mediato da Daniele Rossi sul tema “Aerospazio e difesa, un’opportunità per il territorio”. Dopo il consueto saluto delle autorità ed una breve introduzione di Massimiliano Farnesi sul cluster EuroTec Defense, ha preso la parola Alberto D’Alessandro esperto di comunicazione corporate presso la rappresentanza di Milano della Commissione Europea e consulente presso il MIBACT per le politiche culturali e del turismo. Partendo da quanto recentemente accaduto in Ucraina e in Medio Oriente, D'alessandro ha analizzato la situazione europea: "Oggi è necessario essere in grado di difenderci da qualsiasi tipo di aggressione che, non per forza, deve passare attraverso l’uso di armamenti cosiddetti convenzionali come aerei da guerra, carri armati o armi sofisticate, quanto piuttosto sfruttando sistemi digitali e infirmatici che possono colpire e danneggiare i nostri sistemi di comunicazione, le reti di approvvigionamento energetico ed i nostri sistemi di comunicazione. Le reti di distribuzione del gas o i cavi telefonici sottomarini per esempio, necessitano di strumenti avanzati che ci permettano di effettuare un efficiente azione di controllo e sorveglianza. Oggi questo è possibile attraverso la cooperazione degli stati europei per lo sviluppo di sistemi di difesa comuni che permettano a qualsiasi paese membro di utilizzare equipaggiamenti senza dover affrontare barriere nazionali. “L’Europa ha creato una world map, ovvero degli strumenti d’azione comuni visualizzabili nel ‘Libro bianco della difesa’, un testo accessibile a tutti in rete che elenca i problemi, le soluzioni e le modalità per reperire i fondi necessari al loro sviluppo”. La strategia deve essere comune ed immediata per permettere di realizzare questo piano in un futuro non troppo lontano. Degli 850 miliardi di euro previsti per tale impegno, 650 devono venire dagli stati membri attraverso l’adeguamento dei bilanci che possono godere di più flessibilità rispetto al passato, mentre i rimanenti possono essere reperiti attraverso il SAFE, un programma di prestiti vantaggiosi e l’istituzione di un fondo comune sostenuto dalle banche europee".
Subito dopo è intervenuto Giovanni Pagani, esperto giuridico e funzionario presso la MBDA Italia S.p.A. nel settore esplosivi che ha ha esposto il complesso reticolo di norme che un’azienda deve ben conoscere per rispettare le regole nazionali ed internazionali della fabbricazione, stoccaggio e trasporto di materiali esplodenti. “La difesa è un labirinto” ha dichiarato “ma dai labirinti si esce. La difesa è un sistema all’interno dei quali i titolari di aziende specializzate devono attenersi a regole ben precise per garantire non solo la genuinità del prodotto offerto ma anche la regolarità delle procedure seguite. Per realizzare una efficace catena di produzione, è imperativo oggi per le grandi industrie appoggiarsi ad una filiera di piccole imprese che forniscano i componenti necessari. Una di queste realtà è rappresentata oggi dalla Lunilelettronik, una piccola azienda radicata nel territorio lunigianese che collabora con la Leonardo di La Spezia, una volta meglio conosciuta come Oto Melara. Fondata quasi sessanta anni fa grazie alla mente visionaria di un prete locale, don Nicolino Mommi, la Lunilelettronik venne creata per dare un futuro ai giovani del luogo evitando l’emigrazione e lo spopolamento dei borghi".
"Ancora oggi” ha spiegato Jacopo Pellini odierno direttore dell’azienda “cerchiamo di assumere solo giovani del luogo provvedendo alla loro formazione, per permettere loro di lavorare senza dover andarsene via di casa e continuare a vivere con le loro famiglie, dandogli la possibilità di formare le loro e continuare a mantenere vivi i nostri borghi”. Il tema dell’eccellenza delle nostre aziende è stato rimarcato dalla presenza dell’ingegner Francesco Petroni, che ha assunto innumerevoli posizioni di responsabilità nel settore aerospazio ed ancora oggi è presidente di Toscana spazio, associazione di compagnie aerospaziali, università e centri di ricerca in Toscana oltreché CEO di I-Conomy S.r.L. Livorno. Basti pensare che nei centri di ricerca da lui diretti sono testati il 90 per cento dei motori dei satelliti lanciati in orbita dall’ESA, grazie alle quattro camere a vuoto presenti in Italia, sulle sei totali in Europa. L'ingegner Petroni ha rivolto un invito molti ragazzi dei licei presenti in sala: “Così come io vado ogni giorno a lavorare contento di quello che faccio anche voi cercate sempre di seguire gli studi che più vi piacciono per poter seguire con gioia il vostro percorso lavorativo”. Sul palco ha preso la parola poi Massimiliano Nicolini, responsabile della Olitec che da settembre aprirà una corso di studi sulla bioinformatica a Pontremoli e che ha sottolineato, anche lui, l’importanza di studiare e rimanere a lavorare sul territorio di residenza. Infine prima della chiusura ha parlato Pietro Batacchi direttore della rivista RID, Rivista Italiana Difesa, che ha dato una chiave di lettura interessante riguardo il progetto di rinnovamento della difesa europea. “L’Europa è stata liberata dal nazismo non con le parole ma con il sacrificio di uomini e con l’uso delle armi. Oggi viviamo un periodo di pace ma al di fuori esiste un mondo in cui certi personaggi non hanno la nostra stessa visione ed è da loro che dobbiamo prepararci a difenderci, seguendo questa logica abbiamo bisogno di una struttura mentale, economica e tecnologica adeguata in cui l’Italia, grazie alle sue eccellenze date dalle PMI, può avere un ruolo da leader".
Ha chiuso il convegno l’ingegner Luca Perazzo, responsabile dell’area business Sistemi di Difesa della Leonardo dai La Spezia, che oltre a ribadire l’importanza delle piccole imprese nello sviluppo dei vari sistemi di difesa, è necessario formare nuove joint venture con altre aziende nazionali ed internazionali oltre che investire sulle giovani leve garantendo loro una formazione adeguata per sfruttare al meglio le loro idee innovative.
