In vista dell’appuntamento di settembre, il Giro della Lunigiana ribadisce la propria vocazione: un evento sportivo internazionale che fa della responsabilità sociale un tratto identitario. Il programma prevede il Giro femminile il 2–3 settembre e il maschile dal 4 al 7 settembre, con atlete e atleti provenienti da tutta Italia e da numerose nazioni estere. Al centro non ci sono solo classifiche e traguardi, ma progetti concreti di inclusione, formazione civica e tutela della salute.Tra le esperienze più significative spicca la collaborazione con la Fondazione AUT AUT La Spezia. «Poter essere protagonisti in un contesto che sentiamo nostro fin da bambini è stato un dono per i nostri ragazzi e le loro famiglie. L’esperienza di autentica inclusione del 2024 vogliamo assolutamente ripeterla», spiega Alberto Brunetti, sottolineando come il Giro offra spazi reali di partecipazione alle persone con disturbi dello spettro autistico.Sul fronte della prevenzione sanitaria, il progetto CardioSecurity — sostenuto dal cardiologo Fabio Costantino — affianca la corsa per diffondere competenze di primo intervento tra i più giovani. "Ogni giorno in Italia si registrano centinaia di arresti cardiaci extraospedalieri. Sensibilizzare alle prime manovre salvavita è una responsabilità sociale: lo slogan “Il Giro della Lunigiana corre anche con CardioSecurity” aiuta a diffondere cultura, prevenzione e sicurezza", afferma Costantino. Anche alla luce di questo lavoro di sensibilizzazione, è allo studio un’ipotesi normativa che preveda il conseguimento del patentino per l’uso del defibrillatore per i neopatentati e, fino ai 60 anni, in occasione dei rinnovi della patente: un passo che renderebbe il Paese più preparato e cardio-protetto.Dal versante istituzionale, è arrivato un forte sostegno alla crescita del settore femminile e ai valori sociali della corsa, con messaggi che richiamano parità di opportunità e apertura alla comunità. "Questa manifestazione promuove la parità e valorizza l’inclusione. La presenza di realtà come AUT AUT dimostra che lo sport può unire e dare forza alla comunità", si legge in un messaggio pervenuto dalla sindaca di Genova, Silvia Salis, che ha espresso grande soddisfazione per l’avvio del Giro dalla sua città, il 4 settembre, in piazza De Ferrari, sottolineando l’importanza della quarta edizione al femminile.Il Giro conferma inoltre la collaborazione con la Fondazione Cardinal Maffi, presente con i suoi “fratelli e sorelle preziosi”: persone che convivono con fragilità mentali, accompagnate dagli operatori e accolte dal pubblico con affetto. Anche quest’anno sarà allestito un gazebo dedicato, segno tangibile di un coinvolgimento che va oltre i confini sportivi."Il Giro della Lunigiana — osserva il direttore generale Lucio Petacchi — non è solo una vetrina per i talenti del ciclismo: è il simbolo di una comunità che sceglie di pedalare unita, oltre i limiti, nel segno della solidarietà, del rispetto e della crescita condivisa".
Giro della Lunigiana: non solo vetrina di talenti cardio-sicurezza e inclusione i fili conduttori dell’edizione 2025
Scritto da Redazione
Sport
23 Agosto 2025
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