Ai microfoni della testata sportiva News.Superscommesse.it Omar Camporese, unico azzurro che vinse a Rotterdam prima di Sinner, oggi allenatore e commentatore per la Rai ha fatto una breve analisi del tennis italiano attuale. Camporese è stato uno dei tennisti italiani più forti di sempre sul veloce. Ecco la sua opinione sui prossimi appuntamenti che attendono Jannik Sinner e sul successo di Jasmine Paolini, e anche l' elogio spassionato nei confronti di Lorenzo Musetti, uno dei giocatori che ritiene essere “tra i più puliti del circuito”.
Il tennis italiano sta avendo a che fare anche con le crisi di Berrettini e Musetti. Matteo è stato frenato come sappiamo da tanti guai fisici, mentre Lorenzo ha iniziato il 2024 male come aveva finito il 2023. Come si spiega le difficoltà che sta incontrando un ragazzo così talentuoso? Da ex doppista di livello ritiene che per riprendersi possa essere utile giocare più match in doppio come ha dichiarato di voler fare Musetti?
“Io ho un debole per Musetti e non da oggi. Sarò romantico e un po’ retrò, ma se c’è un motivo per cui il tennis di oggi mi piace poco è che non vedo più tanti giocatori tecnici. Musetti è tra questi. Mi entusiasmo per giocatori in possesso di un talento come quello di Lorenzo, che tecnicamente è uno dei tennisti più puliti del circuito. In un’intervista mi sono state attribuite parole che non ho detto, perché non penso che Musetti si “piaccia troppo”. Semplicemente, in Coppa Davis alla Rai dissi che uno in possesso del suo talento non può giocare quattro metri fuori dal campo, ma molto più vicino alla linea di fondo. Può non essere ancora così forte sul piano mentale, ma ha un talento straordinario e un rovescio che entusiasma. Può ancora crescere e arrivare molto in alto. Il doppio può sicuramente aiutarlo e lo dico per esperienza. (...) L’Italia è messa bene anche nel doppio in ottica Davis. Sono ottimista per il dopo Fognini e Bolelli: Sinner può giocare con tutti, Sonego ha già fatto ottime partite e oltre a Musetti non dimentichiamo Vavassori.”.