Scioccante, disturbante, tragicamente vera. Un'esposizione a metà tra la mostra fotografica e la performance artistica, in cui a prevalere non è il bello ma il brutto, l'orrendo, il mostruoso, ciò che ha perso ogni umanità. Per riflettere e capire i motivi di un corto circuito nella ragione della civiltà occidentale. "7 ottobre 2023: dov'è finito il femminismo?" di Alessandra Verdini, in programma il 25 novembre allo Spazio Civico di via Rossi. 5 a Carrara, è un pugno nello stomaco delle nostre coscienze. Tratta, come ricorda la curatrice nel testo del catalogo: "La violenza devastante con la quale i miliziani di Hamas hanno massacrato le donne e le bambine durante gli attacchi ai kibbutz e al festival SuperNova" e di come "la violazione di un popolo passa sempre attraverso la violazione delle proprie donne". Insomma, "l'apocalisse" compiuta "su un corpo, quello delle donne israeliane, costruito culturalmente in modo molto diverso rispetto a quello delle donne palestinesi". Ma ciò che inorridisce è sconcerta è, sempre secondo Alessandra Verdini, "il generale, assordante silenzio che circonda le donne israeliane. Molti movimenti femminili italiani si sono schierati apertamente a fianco dei palestinesi e contro Israele, definito stato "patriarcale", altri invece hanno semplicemente taciuto. Ciò che sconcerta è la mancata condanna di Hamas, una organizzazione terroristica, e quindi della bestiale violenza con cui le donne israeliane sono state strappate alle loro vite e massacrate". Insomma, proprio in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne del 25 novembre, Alessandra Verdini si chiede se le donne israeliane massacrate non abbiano subito una seconda vittimizzazione: la prima da parte dei loro aguzzini, la seconda da parte di chi le ha dimenticate per motivi politici o religiosi. Quelle donne "sarebbero state avvolte dal silenzio se non fossero state ebree?" si chiede la curatrice. La risposta la dà citando Oriana Fallaci: "Ci sono momenti nella vita in cui tacere diventa una colpa e parlare un obbligo". Insomma, una riflessione inedita, controcorrente e per certi aspetti sconvolgente, proposta da una storica dell'arte e una studiosa non nuova a iniziative di questo tipo in città: tra queste la mostra "Rosso" nel 2014 e il libro "Rose, lacrime e sangue" nel 2017. L'appuntamento con "7 ottobre 2023: dov'è finito il femminismo?" è quindi fissato per lunedì 25 novembre alle 17 presso lo Spazio Civico in via Rossi 5.
"Anche la sede - dichiara Alessandra Verdini - non è stata scelta a caso: si tratta della strada dove abitavano e lavoravano la maggior parte degli ebrei carraresi durante la guerra. Nella nostra città non c'era un ghetto, ma se c'è stato un luogo più ghetto degli altri questo è stato via Rossi. Non è un caso che, proprio accanto alla galleria dove si svolgerà l'esposizione, sorgeva uno dei negozi della famiglia Caffaz, la cui saracinesca fu abbassata a seguito delle leggi razziali". Insomma, la storia torna, l'antisemitismo anche, così come chi si volta dall'altra parte per convenienza e chi sì schiera dalla parte degli aguzzini".
"7 ottobre 2023: dove è finito il femminismo?": evento di Alessandra Verdini allo Spazio Civico di via Rossi a Carrara il 25 novembre
Scritto da Redazione
Cronaca
20 Novembre 2024
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