Alta deve essere l'attenzione sull'erosione della spiaggia, vista sempre come un danno e ulteriore minaccia di aggravamento dice Orietta Colacicco Presidente dei Paladini Apuo versiliesi. Non a caso alcuni balneari sono in allarme per i lavori – dice il cartello per la manutenzione di efficienza al pennello 8, fra la foce del Magliano e la località Poveromo e altri più a nord guardano anche lì all’efficientamento del pennello sul Carrione, Perché in allarme? Ci sono stati gravi danni, quattro alluvioni a Marina di Carrara, magari qualcuno si dimentica Abbiamo letto con interesse la presa di posizione dell'onorevole Andrea Barabotti e del consigliere Regionale Massimiliano Baldini. Noi ci chiediamo, al di là del masterplan, da essi richiamato, che cosa si fa del protocollo d'intesa firmato ormai due anni fa da Regione, Autorità portuale del Mar Ligure Orientale, Provincia di Massa, Provincia di Lucca, Comuni di Pietrasanta, Forte dei Marmi, Montignoso, Massa, Carrara, Camera di Commercio tutti uniti nella lotta contro l'erosione. Sappiamo che c'è un presidente del comitato scientifico, il professor Mauro Rosi già impegnato sul problema dal 2001, quando partirono i Forum Internazionali del Mare e delle Coste di Forte dei Marmi. Sarebbe opportuno sapere quali sono i passi di questo organismo, più volte richiamato dall’Autorità portuale relativamente al Piano Regolatore del Porto di Marina di Carrara, lasciando intendere più o meno velatamente che l’adesione a tale protocollo, porterebbe compensazione ai danni già prodotti dal porto, che influenzano attualmente, dice l’Autorità 3,5 chilometri e non 500 metri come era scritto nel piano, e a quelli, si capisce, che potrebbe produrre l’ampliamento. Già ora c’è un bel danno da compensare e senza fare alcun ampliamento, perché non si sa e non è provato quanto aumenterebbe l’erosione, dove arriverebbe e a quale ritmo, anche oltre il litorale apuano, essendo già arrivata a Forte dei Marmi. Si congeli quindi qualunque progetto di ampliamento del porto, snche considerando che qualcosa non va, visto che il parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici non è più atteso a Novembre ma ai primi mesi del 2025. Ci si concentri invece sul fenomeno erosivo, agendo e presto. Ci sono dei punti dove sono rimaste solo briciole di spiaggia. Quanto alle soffolte è vero che hanno dato un certo risultato sulla costa, ma in un tratto non particolarmente esteso. Alcuni esperti e accademici hanno detto che se pur hanno dato un risultato in un tratto non è detto lo diano ovunque e comunque andrebbe visto che cosa succede a sud dopo quel tratto, vale a dire quanto e se la soffolta ha un’influenza che può essere anche negativa, con aggravamento dell’erosione. Bisogna studiare, testare più soluzioni, andando ad adottare quelle più adatte, anche a quel preciso spazio, in grado di migliorare e non di portare ulteriore nocumento. Negli anni abbiamo visto setti, scogliere, geotubi, pennelli, tante opere che hanno richiesto ingenti investimenti, che non hanno portato risultati se non un certo, per lo più modesto, ripascimento locale, a fronte dello spostamento dell’erosione più a sud. Ora però bisogna agire, sarebbe opportuno un tavolo di scienziati, esperti, accademici, progettisti, categorie economiche rappresentative di balneari, albergatori e di tutta la filiera del turismo, Amministratori locali, regionali e politici nazionali, senza dimenticare i cittadini e i villeggianti, che qui hanno investito e vedono il loro patrimonio svalutarsi, perchè se manca la spiaggia, cade il perno principale su cui gravita l’economia turistica apuoversiliese. A rischio sono 100.000 e 3,5 Miliardi all’anno di fatturato Bisogna fare presto, e sarebbe opportuna un'unica regia, capace di decidere, di dare il via ai lavori e di seguirli sino a compimento.
Problema erosione: urge fermare ampliamento porto di Carrara secondo i Pladini Apuversiliesi
Scritto da Redazione
Politica
20 Novembre 2024
Visite: 81