La messa all’asta del mulino di Canevara da parte ella Provincia di Massa Carrara continua a sollevare critiche. A rivolgersi al presidente Gianni Lorenzetti è, questa volta , l’ingegner Carlo Milani che ha fatto un pubblico appello: “Non si può proprio dire che la Provincia negli anni abbia mostrato una grande coerenza , e neppure una grande oculatezza nello spendere soldi pubblici. Limitandosi solo all'argomento in oggetto, cioè al Mulino di Canevara, nel 2003 la Provincia acquistò da privati parte dello stabile con tutte le attrezzature ancora funzionanti al fine di riavviarne la produzione anche ad uso didattico e turistico. Riattivò anche la piccola gora di alimentazione danneggiata dall'alluvione del 1996, ma in seguito non si preoccupò di procedere effettivamente al riavvio dell'attività molitoria e non emise alcun bando per cercare i soggetti interessati a tale attività. Dopo anni di silenzio e dopo avere dato in comodato gratuito la struttura ai Giovani Esploratori che l'hanno effettivamente e lodevolmente utilizzata come base, giunge la notizia che il mulino è stato messo all'asta per una cifra di 70 mila euro assai inferiore a quella spesa per l'acquisto ed il ripristino della goretta. Premesso che il mulino è l'unico ancora rimasto nel territorio di Massa, che è un mulino storico presente fin dal 1300 e che è una testimonianza che non può andare perduta, non si capisce con quale coerenza lo si mette all'asta dopo che nel febbraio del 2025 la Provincia stessa aderiva con una variazione di bilancio di 30 mila euro al progetto transfrontaliero Castour avente come obiettivo quello di sviluppare un turismo emergente e sostenibile legato al mondo della castagna. Usando le stesse parole della Provincia “Castour tende ad arricchire e promuovere il patrimonio ambientale e culturale del territorio legato alla castanicoltura,... a potenziare la fruibilità di un'offerta turistica sostenibile rappresentata da piccole imprese e associazioni legate alla castnicoltura e ai suoi prodotti , anche attraverso la predisposizione e il miglioramento di infrastrutture...”. Per cui domandiamo: E' mettendo all'asta il mulino che si sostiene questo progetto e la mitica filiera della castagna?"
