Una violenta rissa che ha coinvolto una donna e due uomini è scoppiata alcune sere fa in via Toniolo ad Avenza alle 18. Il passaggio di una volante della polizia e l’immediato intervento degli agenti ha evitato esiti drammatici. A segnalare l’ennesimo episodio di degrado sociale avvenuto ad Avenza sono gli avvocati Monica Menconi, Alessio Menconi, Antonio Battolla, Daniele Bruschi, che fanno parte del comitato Avenza R-Esiste e che fanno notare: “Non è stata data notizia della rissa in via Toniolo né sulla stampa, né sui social e questo è ancora più preoccupante perché fa pensare che ormai ci siamo abituati a convivere con queste situazioni oppure fa supporre che in molti preferiscano fingere di non vedere perché ‘non si sa mai’. Si sta diffondendo l’idea che Avenza non sia terra sicura, con grave danno per i commercianti, i professionisti e i residenti, che sono stati, loro malgrado, catapultati da una zona fino a poco tempo fa molto decorosa, ad una sorta di ‘Bronx’. E a questa realtà non vogliamo cedere. Così non va e non può andare. Non vogliamo arrenderci all’idea che tali fatti divengano consuetudine e che ci portino a pensare che si tratti del solito pasticciaccio di via Toniolo, occorrono fatti e risposte concreti non procrastinabili. Tacere, minimizzare, non reagire ci porterebbe a una sorta di correità, incompatibile con la nostra etica e cultura. L’amministrazione comunale si è mostrata troppo assente al lamento dei cittadini, divenuto gemito, che ora esige una immediata e ferma risposta, prima che avvenga qualcosa di irreparabile, per ora solo fortuitamente scongiurato. Il perdurare di una crescita esponenziale negli ultimi anni di situazioni insostenibili, porta a riflettere, come sta riflettendo parte della magistratura su quali paesi e luoghi debbano essere considerati “sicuri”. Le condizioni di sicurezza sono divenute inammissibili ed inaccettabili, così che Avenza è oggi insicura per gli autoctoni, ma anche per chi vi arriva in cerca di migliore sorte. Ci si chiede se è giusto, in un luogo dove l’insicurezza oltre ad essere percepita da gran parte dei residenti è anche dimostrata da fatti ed accadimenti, inserire persone che arrivano già da paesi considerati “insicuri”, o forse sarebbe onesto concedere a loro di essere ospitati in luoghi e paesi concretamente sicuri. Dunque è il momento che la politica si faccia carico di una situazione e, se c’è al di là delle parate, che batta un colpo”.
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