A delimitare l’area del Bagno Marino, posta sotto sequestro dopo l’incendio che il 7 aprile ha devastato una delle due file di cabine dello stabilimento, c’è solo un nastro di plastica che non comprende i due accessi, uno con cancello, dalla strada dei bagni, l’altro con transenne dalla, spiaggia. Il 25 aprile, giornata che tradizionalmente, da anni, molti carraresi, soprattutto giovani, passano in spiaggia, entrambi gli accessi erano aperti e le persone potevano entrare, senza alcun sbarramento, all’interno della struttura e passeggiare tra i molti detriti dell’incendio- parti in legno e strutture in plastica e ferro – ancora non rimossi. Una situazione di grave pericolo perché la parte delle strutture solo parzialmente incendiate appare palesemente pericolante e, anche perchè tutta la struttura era finita in stato di pericoloso degrado da anni, a seguito del mancato rinnovo della concessione demaniale. Il Bagno Marino, dopo questo fatto, si era trasformato in una spiaggia libera senza regole, né manutenzione, con la parte del bar, del giardino e delle cabine, un tempo molto apprezzati per la cura e la pulizia, che erano diventati ricovero per senzatetto o malviventi vari. Molte le segnalazioni, in questi anni, per denunciare lo stato di degrado e la presenza di situazioni dalla dubbia legalità all’interno della struttura, ma quasi nessun intervento per risolvere la situazione o per mettere in sicurezza l’area. Che, infatti, due settimane fa è stata incendiata, causando molta preoccupazione anche agli stabilimenti vicini per il pericolo che il rogo, molto imponente, potesse estendersi. Ma la struttura, devastata da cenere, plastiche fuse, travi carbonizzate e muri pericolanti è ancora accessibile a chiunque e se nella stagione invernale è ragionevole pensare che in spiaggia ci sia ben poca gente, in primavera e nel giorno del 25 aprile – come nel primo maggio che sarà tra pochi giorni – salvo condizioni meteo particolarmente avverse, è risaputo che sono i primi appuntamenti in cui i carrarini si riaffacciano sul mare. E infatti, la giornata del 25 aprile ha visto la spiaggia di Marina di Carrara – purtroppo ancora molto sporca e piena di residui di legno (come se nessuno, a Carrara, sapesse che, non solo i carrarini vanno in spiaggia per un pic nic o per giocare a calcio e a pallavolo, ma vi arrivano anche molti turisti desiderosi di passare una giornata al mare)- piena di gente, molta della quale è passata dai cancelli aperti del Marino ed ha costeggiato il triste spettacolo delle macerie bruciate.
Cancelli aperti e libero accesso alle macerie del Bagno Marino incendiato venti giorni fa
Scritto da Vinicia Tesconi
Cronaca
27 Aprile 2025
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