L'aeroporto del Cinquale intitolato a Massoni e Brizzolari è diventato Aeroporto dei Marmi con True Star Real Estate S.A:, l'azienda che ha vinto l'appalto per la gestione dello scalo massese. La nuova denominazione, tuttavia, non convince Franco Frediani, storico locale che spiega la sua posizione e racconta la storia dell'aeroporto: "Non nascondo una certa delusione nell'apprendere che la nuova gestione dell'aeroporto, la soc. svizzera True-Star Real Estate S.A., riconducibile all'imprenditore Fabio Talin, pubblicizza l'inizio della sua attività sotto il titolo di "Aeroporto dei Marmi", e non a caso il sostantivo marmi è scritto con la M maiuscola con l'evidente scopo di una miglior assonanza con i nostri vicini che, a torto o a ragione, godono di maggior prestigio e risonanza internazionale. Si è cioè ritenuto che la dicitura "dei Marmi" sia preferibile a quella di "Città di Massa – Massoni-Brizzolari". E' pur vero che chi investe denaro ha tutto il diritto di proporre e far valere le proprie idee ma, così come l'Aeroporto di Bergamo è intitolato a Caravaggio, quello di Pisa a Galilei, chiedo alla nuova gestione, quantomeno di valorizzare i due nostri eroici concittadini portando a compimento quanto a suo tempo era stato programmato. Come avevo avuto già modo di dichiarare nell'articolo apparso sulla stampa locale il 3 e 4 marzo u.s., l'Aeroporto Città di Massa, con delibera del 2016, è stato infatti intitolato a Pietro Massoni, l'eroico sorvolatore di Vienna parte della squadriglia capitanata da Gabriele D'Annunzio e a Gino Brizzolari, precursore, a buon diritto, della gloriose Frecce Tricolori. A questi due eroi, con l'Aeroclub e l'Amministrazione di allora, avevamo concordato di realizzare un grande "murales" metallico costituito da diversi pannelli da assemblare su una intelaiatura di mt. 3x6. Tutto pronto, tutto concordato ma il cambio di Amministrazione e un imprevisto contenzioso tra Comune e Aeroclub, ci consigliò di soprassedere al progetto in attesa di conoscere l'esito della diatriba. A vertenza finalmente conclusa e arrivati tempi migliori, almeno si spera, l'Aeroporto promette di "decollare" e non possiamo che compiacercene. Disponibile ad un eventuale incontro ci auguriamo che la nuova gestione prenda in seria considerazione la nostra vecchia proposta.
Dell'Aeroporto si iniziò a parlare dal 1947 considerando la sua costruzione utile per la posizione strategica, sia turisticamente, per la vicinanza con Forte dei Marmi, sia per la Zona Industriale allora in fase di ripresa. Si presentarono due opzioni : una nei pressi della colonia Fiat, che svanì per il rifiuto a vendere dei proprietari dei terreni, l'altra al Cinquale in confine con Montignoso. E' così che il Comune, allora guidato dal Sindaco Giulio Guidoni, acquistò l'area di circa 300mila metri quadrati dai conti Astaldi, per 18 milioni di lire. L'avv Mazzolini della soc. Salpanavi, oltre alle promesse di investimento, avrebbe garantito linee di collegamento con altri aeroporti. I lavori per realizzare la pista iniziarono il 25 agosto del 1947 ad opera dell'impresa Del Medico di Forte dei Marmi. Purtroppo il vanificarsi degli impegni dell'avv. Mazzolini fecero si che i lavori andassero molto a rilento. Dopo il sopralluogo effettuato da Demanio Aeronautico, che dichiarò il campo idoneo al traffico per apparecchi di piccolo e medio tonnellaggio, il 21 maggio del '49, si arrivò infine all'inaugurazione ufficiale. Madrina la signora Angelini moglie dell'ing. Lazzoni, primo presidente dell'Aero Club che si sarebbe costituito il 26 dello stesso mese. L'aeroporto godeva di una pista erbosa di 830 mt. circa con entrata zero dal mare e dunque tecnicamente in condizioni di estremo vantaggio. L'impianto era dotato di due hangar (uno in metallo e l'altro in muratura), una autorimessa e un piccolo ristoro. E il 5 agosto del 1951 si ebbe il 1° grande Avioraduno con la partecipazione di velivoli provenienti da molte parti d'Italia. Nel consuntivo di quell'anno l'aeroporto poteva vantare 3 aerei di proprietà dell'Aeroclub, 550 battesimi dell'aria, 15 aerei nazionali e 6 stranieri in transito nonché una efficiente scuola di pilotaggio con rilasciati tre brevetti. L'Aeroporto raggiunse il massimo splendore negli anni '60, potendo vantare i collegamenti con Milano, Cortina d'Ampezzo e l'Isola d'Elba".