Secondo i dati Aci -Istat 2024, la provincia di Massa-Carrara ha registrato 839 incidenti stradali, con 1.082 feriti e 12 morti. Rispetto al 2023 si evidenzia un leggero aumento degli incidenti (+4 per cento) e dei decessi (+2), mentre i feriti sono leggermente diminuiti. I comuni più colpiti sono Massa (405 incidenti, 4 morti, 513 feriti) e Carrara (275 incidenti, 2 morti, 344 feriti), che insieme rappresentano circa l’80 per cento dei sinistri provinciali. Diversi comuni minori, come Bagnone, Casola in Lunigiana e Zeri, non hanno registrato incidenti rilevanti. La maggior parte degli incidenti è avvenuta su strade urbane (653 casi), dove si contano 810 feriti e 4 morti. Tuttavia, le strade extraurbane risultano molto più pericolose: le provinciali e statali fuori dall’abitato hanno registrato 4 morti su appena 79 incidenti. Le strade secondarie fuori dai centri abitati si confermano le più letali, con 2 morti su appena 16 incidenti, un tasso di mortalità cinque volte superiore alla media provinciale. La tipologia di incidente più frequente è lo scontro laterale o frontale-laterale (419 casi), seguito da tamponamenti (140) e investimenti di pedoni (100), questi ultimi responsabili di 2 decessi. Gli scontri frontali, pur meno numerosi (41), si confermano tra i più gravi, con 1 morto e 61 feriti.Le cause principali sono legate a comportamenti errati alla guida: il mancato rispetto della segnaletica è la prima causa presunta (35,4 per cento degli incidenti), seguito dalla guida distratta (24,2 per cento) e dalla mancata distanza di sicurezza (16,1 per cento). Le condotte più pericolose, come la guida contromano o a velocità elevata, sono state all’origine di diversi incidenti mortali. In particolare, su 7 decessi attribuiti a una causa nota, ben 3 sono legati alla disattenzione, 2 al mancato rispetto della segnaletica e 1 alla guida contromano.
Per quanto riguarda l’età e il sesso delle vittime, i dati mostrano che tra i 12 morti, 10 sono uomini e 2 donne. I conducenti maschi rappresentano la maggior parte delle vittime (9 su 12), concentrate prevalentemente nelle fasce di età 18-29 anni (2 morti) e 30-54 anni (5 morti). I dati raccolti nel 2024 offrono un quadro chiaro: se da un lato il numero complessivo di incidenti continua a salire, la mortalità resta relativamente stabile, segno che i sistemi di emergenza e sicurezza urbana funzionano, almeno nei centri abitati. Tuttavia, le strade fuori dall’abitato, in particolare le provinciali secondarie e le extraurbane minori, continuano a mostrare una pericolosità altissima, con tassi di mortalità e gravità più che doppi rispetto alla media ed è qui che si concentra il problema. Parallelamente, i dati confermano che oltre l’80% degli incidenti è causato da comportamenti errati alla guida, e tra questi spiccano distrazione, velocità e segnali ignorati, come commenta il Direttore dell’ACI Massa Carrara, Bianca Maria Abbruzzese, “convinta che anche la divulgazione di dati statistici possa costituire un utile strumento al fine di elaborare politiche mirate a migliorare la sicurezza della mobilità; serve dunque rafforzare l’educazione stradale, il controllo del traffico e l’uso di tecnologie intelligenti (come tutor, radar e segnaletica attiva). È necessario agire anche sul fronte della prevenzione con campagne mirate, specie verso i conducenti più giovani o più esposti al rischio”.