Parlano di presa per i fondelli Michela Pinelli e Francesco Sergiampietri, amministratori condominiali appartenenti al Comitato Si R-Esiste in relazione alla riorganizzazione della raccolta dei rifiuti annunciata ieri da Retiambiente che prevede la raccolta pomeridiana nei condomini dal 27 ottobre: “Da anni, gli orari dell’apertura cancelli subiscono variazioni per seguire i tempi dell’azienda incaricata (e anche questo è un costo, ma a chi decide non interessa ovviamente), tuttavia l’ultima variazione, invece di portare al ventilato ‘costante miglioramento del servizio’ , e ad una ‘comune crescita’ per ‘migliorare la qualità del vivere urbano’ è semplicemente un’ulteriore riprova che chi ricopre certi incarichi non conosce nè il tessuto urbano nè le dinamiche di vita quotidiana a cui i loro servizi sono rivolti. Tenere aperti i cancelli fino alle 18 significa innanzitutto esporre le proprietà private ad ingressi non graditi, specie nelle sere invernali in cui il buio arriva presto. Se succederà qualcosa, chi ne risponderà? Che senso ha avere cancelli da tenere aperti nelle ore buie? E non si dica che siamo esagerati, visto che spesso nei palazzi e nei cortili si rifugiano persone con scopi non del tutto leciti. Forse in tanti non si rendono conto deldegrado e del disagio che questa scelta porterà: le persone lavorano cioè, partono spesso alla mattina e tornano alla sera a casa. Per stoccare i rifiuti cosa faranno? Dovranno lasciare dalla mattina il sudicio in attesa del ritiro, con ulteriore danno al già scarso decoro urbano. Rimandiamo al mittente la vostra strategia di ‘responsabilità condivisa’ che negli ultimi tempi è solo da scarica barile. Noi amministratori condominiali siamo oberati di lamentele più che giustificate di disservizi protratti, di fotografie di bidoni stracolmi e di ritiri dimenticati. È un disservizio momentaneo, dite, stiamo riorganizzando l’azienda. Così non va. E il malcontento è direttamente proporzionale alla profusione di incarichi e peggiora in modo incredibile. I vigili annunciano multe? Le telecamere non riprendono i furbetti? Gli operatori d’improvviso non riescono più a lavorare come han sempre fatto? Le seppur promesse isole ecologiche si son perse per la via? Ovunque il sudicio la fa da padrone? Non siamo pagati per far fronte a tutto ciò, non ci compete e ne siamo noi stessi vittime: quindi o rivedete il sistema, o vi arrendete al fatto che non siete in grado di farvi fronte, per colpa di chi, non sappiamo”.
