Non ci sta, una buona parte dei dipendenti del Cermec, ad accettare gli strali lanciati dal segretario provinciale della Cgil Alessio Menconi contro l'amministratore unico dell'azienda Lorenzo Porzano e fa sentire la sua voce denunciando comportamenti discutibili della sigla sindacale locale: " A seguito del comunicato stampa uscito da parte della CGIL Funzione Pubblica che chiede le dimissioni di Lorenzo Porzano, Amministratore Unico di Cermec Spa, gran parte dei dipendenti si chiedono dove sia stata la sigla fino al 18 novembre, visto che Porzano ricopre il ruolo di Amministratore Unico dal Gennaio 2023. In questo periodo stiamo assistendo ad evoluzioni politico-amministrative ed industriali fondamentali per la nostra azienda, che destano in noi dipendenti profonda preoccupazione. A fronte di un nostro continuo impegno nel cercare di dare un contributo nel percorso che si sta svolgendo, ci ritroviamo a questo punto con un comunicato da parte di una sigla minoritaria, che non esprime nessun rappresentante RSU, che ci lascia perplessi. Se c’è una sigla che non si è preoccupata di tematiche industriali è stata proprio la CGIL stessa che, casomai, nel triennio Porzano si è occupata di altro (molto meno nobile). Le azioni messe in atto in questo triennio dalla suddetta sigla, sono state mirate esclusivamente ad avanzamenti di livello e indennità varie di funzione per i propri iscritti, alcuni dei quali si sono resi protagonisti di episodi di violenza, non solo ai danni dell’amministratore stesso, ma anche nei confronti di un dipendente facente parte di una categoria protetta. Per non parlate degli straordinari fatti fare in maniera incontrollata soprattutto ai suoi iscritti. Il Menconi stesso, durante una riunione sindacale, chiese che fossero presi provvedimenti disciplinari nei confronti di dipendenti (non iscritti alla sua sigla) senza che neanche fosse partito l’iter giudiziario salvo poi, per casi ancora più gravi in altre aziende consorelle del territorio, fare l’esatto opposto perché i dipendenti coinvolti erano suoi iscritti. Lo stesso Menconi che durante le elezioni per le RSU aziendali, si aggirava negli uffici di Cermec, facendo pressioni sulla votazione. Nell’articolo viene citato anche un dipendente definito storico con funzione di quadro, dimenticando di specificare quale dei due quadri aziendali fosse. Presumiamo si riferisse al dipendente quadro che, grazie alla vicinanza alla CGIL, ha ottenuto una procura speciale con il riconoscimento di un’ulteriore e importante indennità. Forse si tratta dello stesso quadro che ha partecipato attivamente alla grigliata menzionata dalla CGIL, fatta a cavallo dei due turni per festeggiare un collega andato in pensione e accompagnata dalla musica della chitarra regalata all’amministratore da parte di uno degli iscritti promosso a caposquadra e premiato con livello e indennità e che adesso lo denuncia di attività anti-sindacale. Attualmente tutti i capisquadra in Cermec sono iscritti alla CGIL e sono stati tutti nominati nel triennio Porzano (anche a discapito di altre sigle) per non parlare del dipendente che ha ottenuto la possibilità di sostituire il collega magazziniere andato in pensione e premiato con livello e settimana lavorativa su 5 giorni invece di 6 come il suo predecessore. Speriamo che anche il Primo cittadino di Massa, definito dalla CGIL “vaneggiante”, risponda alle accuse a lui rivolte”.
"Se c'è una sigla sindacale che non si è occupata di tematiche industriali è la Cgil": una larga parte dei dipendenti Cermec replicano per le rime alle accuse di Alessio Menconi
Scritto da Redazione
Cronaca
19 Novembre 2025
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