Il caldo di questo luglio è anomalo, non ci sono dubbi. Ma non è scoppiato all'improvviso: è almeno da una settimana che l'afa tiene in una morsa Carrara e rende alcune aree, come ad esempio le piazze che non hanno alberature a fare ombra, praticamente invivibili. Ma anche senza questa ondata di caldo esagerato era, comunque, facilmente prevedibile che un evento collocato tra le 10 e le 12 del mattino del 5 luglio, sul palco montato in piazza Gramsci, meglio nota con il suo antico nome di piazza Farini, sarebbe stato impossibile per il sole a picco sulle teste dell'eventuale pubblico partecipante. Resta quindi un mistero come possa essere stata programmata, in quella fascia oraria e in quel luogo, l'inaugurazione del Paper Fest, il festival de Il fatto quotidiano, che per il secondo anno consecutivo si tiene a Carrara, grazie alla presidente dell'Accademia di Belle Arti, nominata appunto un anno fa, che è anche cofondatrice e amministratore delegato di SEIF la società editrice della testata diretta da Marco Travaglio. Non era prevista solo l'inaugurazione con la Monteverdi e il sindaco di Carrara, Serena Arrighi, il vicesindaco Roberta Crudeli e l'assessore alla cultura Gea Dazzi, ma anche, a seguire, avrebbe dovuto esserci l'incontro con Antonio Padellaro, intervistato da Cristina Lorenzi per presentare il suo libro "Antifascisti immaginari". E il programma, così combinato, deve essere sembrato assolutamente fattibile, visto che dalle prime luci dell'alba sono state chiuse e incerottate con il nastro rosso e bianco le strada del centro cittadino che accedono a piazza Farini/Gramsci, con inevitabile, conseguente disagio per residenti e, soprattutto per chi vi è giunto proprio per assistere all'apertura del Paper Fest, per la difficoltà ormai a livelli esponenziali - dati i duemila cantieri, tra pubblici e privati ,aperti contemporaneamente e dissenatamente in città in questa estate - di trovare un parcheggio. Ma implacabile, il programma dell'evento ha proceduto fino a scontrarsi con la realtà da forno crematorio di piazza Farini, e si è modificato solo in extrema ratio, quando è stato chiaro che la platea sarebbe rimasta vuota o, peggio, con qualche mucchietto di ceneri. Quindi, dopo prove di microfoni e altoparlanti con inspiegabile musica tunze, tunze alle otto del mattino - che è vero che ha l'oro in bocca, ma vorrebbe avere anche un po' di pace nelle orecchie- in una piazza che sta al centro di un'area densamente abitata, dopo il dispiegamento di squadre della protezione civile, e di controllori agli ingressi della piazza, dopo chilometri di nastro bianco e rosso a crear ancor più confusione con le molte aree interdette dei cantieri presenti nel centro città, la carovana disidratata e a ranghi rotti del Paper Fest ha dovuto rapidamente correre ai ripari, e al riparo dal sole, all'interno delle assai più fresche sale dell'Accademia di Belle Arti. Permesso espresso al volo, data la presenza della presidente e tutti via dalla piazza infuocata rimasta con le sedie vuote a sciogliersi sotto il sole. E, inevitabile, un dubbio: ma veramente nessuno era riuscito a prevedere che ci sarebbe stato un caldo infernale nella sede scelta per l'evento?
Temperatura infuocata in Piazza Gramsci : il Paper Fest de Il fatto Quotidiano trasloca in Accademia a Carrara
Scritto da Vinicia Tesconi
Cronaca
05 Luglio 2025
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