Sono 65 tra bambine e bambini, ragazze e ragazzi e tutti loro hanno da poco ottenuto la cittadinanza italiana. Per celebrare questo traguardo oggi pomeriggio la sindaca Serena Arrighi ha consegnato loro un pergamena e una copia della Costituzione italiana nel corso di una cerimonia a cui hanno partecipato anche il presidente del consiglio Cristiano Bottici e il delegato alle Politiche giovanili Davide Diamanti. Ad accompagnare l'evento i ragazzi del liceo musicale 'Palma'. A ricevere la pergamena sono stati coloro che, residenti a Carrara, negli ultimi due anni hanno conseguito la cittadinanza italiana perché nati in Italia e hanno compiuto il 18esimo anno d'età e coloro che, ancora minorenni, l'hanno ricevuta perché ad ottenerla è stato un loro genitore. Complessivamente, contando quindi anche le procedure che riguardano gli adulti e che vengono prese in carico dalla Prefettura, nell'ultimo anno sono stati circa 200 i residenti in città ad avere acquisito la cittadinanza italiana. Ogni sei mesi è invece cura degli uffici comunali stilare una lista e contattare tutti coloro che al compimento del 18esimo anno d'età possono richiedere la cittadinanza: "Si è trattato di un gesto simbolico, ma credo molto importante per far sentire a tanti giovani, e in alcuni casi giovanissimi, quanto siano importanti per la comunità di cui fanno parte – dice il sindaco Arrighi -. 'L'Italia è il tuo futuro e tu sei il futuro dell'Italia' è il messaggio che abbiamo voluto scrivere all'interno di una copia della Costituzione che, assieme a una pergamena, abbiamo regalato a tutti loro. Quella di oggi è però voluta essere soprattutto una festa collettiva per tutte queste ragazze e questi ragazzi, queste bambine e questi bambini e le loro famiglie. Nonostante i loro documenti dicano diversamente, d'altro canto, molti di loro sono da sempre italiani perché in Italia sono cresciuti e hanno messo le loro radici. Con questa semplice cerimonia abbiamo voluto ribadire pubblicamente quanto non sia giusto che qualcuno debba sentirsi straniero a casa propria e che le attuali leggi per l'ottenimento della cittadinanza abbiano bisogno di essere cambiate".
