Il giorno 8 Novembre 2025, nella sala delle conferenze del Castello del Piagnaro alle ore 18.00, si terrà un incontro con il Prof. Emmanuel Anati, massimo esperto internazionale di archeologia e antropologia Preistorica.Conosciuto in tutto il mondo per i suoi studi sulla preistoria, il prof. Anati si è laureato in archeologia preistorica all’Università di Gerusalemme nel 1952, specializzato in antropologia all’Università di Harvard nel 1959, ha conseguito il dottorato di ricerca in Lettere all’Università della Sorbona di Parigi nel 1960.Nel 1964 ha fondato il Centro Camuno di Studi Preistorici, portando all’attenzione di un pubblico internazionale le incisioni rupestri della Valcamonica che grazie al suo impegno sono state inserite nel 1979 dall’UNESCO nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità (primo sito italiano).La conoscenza di Emmanuel Anati con la Lunigiana risale agli inizi degli anni Sessanta, quando conduce indagini e ricerche sulla statuaria antropomorfa lunigianese, ritenuta testimone materiale della prima grande religione universale. Collabora con Augusto Cesare Ambrosi alla redazione del Corpus delle Statue Stele che sarà pubblicato nel 1972 dall’Istituto Internazionale di Studi Liguri.Risale al 1981 la pubblicazione, per conto della casa editrice Jaca Book, di un libro fondamentale per la conoscenza delle statue stele lunigianesi: I testimoni dell’ultima rivoluzione culturale della preistoria: Le statue stele della Lunigiana. Durante l’incontro il Prof. Anati illustrerà la sua più recente pubblicazione Spiriti di Pietra, Menhir, Statue Menhir e altre immagini dell’invisibile dove vengono trattai gli aspetti più profondi e misteriosi di queste particolari statue preistoriche: “Il culto degli spiriti ha prodotto migliaia di statue-menhir ed altri monumenti e istoriazioni rupestri. Ha coinvolto buona parte dell’umanità euroasiatica. Fu una grande avventura spirituale, rilevante capitolo nella storia delle religioni, le cui tracce concettuali sono tuttora presenti nella cultura contemporanea e i cui monumenti restano fonte di storia, arte e cultura.”









