Superata la boa dei dieci anni, il premio Obelisco città di Massa, il maggior riconoscimento assegnato in ambito cittadino, nato da un'idea di Franco Frediani, celebra l'undicesima edizione conferendo l'onorificenza a Fernando Petroli, uomo simbolo del teatro massese, attore e regista di innumerevoli commedie che lo hanno visto calcare i palcoscenici cittadini, ma non solo. Alla prima edizione del 2014, che vide gratificare il musicista Pietro Faleni, sono seguite le premiazioni dell'attore dialettale Alberto Andreani, del cantante lirico Giorgio Giuseppini, del ballerino Alen Bottaini, dell'attore e regista Andrea Battistini, dell'artista Vito Tongiani, dell'organista Stefania Mettadelli, della ballerina del Teatro alla Scala Alice Mariani, del letterato Paolo Giannotti e dei fratelli giornalisti Riccardo e Nicola Jannello. Il premio consiste nella riproduzione in miniatura dell'obelisco marmoreo di piazza degli Aranci e a consegnarlo a Petroli, a suggello di una vita tutta dedicata al teatro, sarà il sindaco Francesco Persiani a rappresentare il tributo di tutta la città. La cerimonia, resa possibile grazie al sostegno dell'amministrazione comunale e al contributo degli industriali Francesco Ricci e Mario Giorgini da sempre sostenitori del premio, è fissata per lunedì 4 agosto alle ore 21 e avrà luogo, come sempre, nel giardino di villa Cuturi a Marina di Massa. Condotta da Fabio Cristiani, brillante conduttore della manifestazione sin dalla sua prima edizione, la serata prevede la proiezione di una video intervista rilasciata a Franco Frediani e realizzata dal video operatore Fabio Aiazzi. A seguire, interventi di Maria Rosa Cavazzuti in rappresentanza del "Teatro Città di Massa", Pietro Chesi per la compagnia "Pan fatto 'n cà", Roberto Borghini per la "Compagnia Comico Dialettale Massese", Anna Maria Glavina per la "Compagnia Sognando" e Paolo Giannotti che con Petroli ha un antico rapporto di amicizia. Infine, Irene Baruffetti e Federico Mariotti interpreteranno due monologhi tratti dalla commedia di Fabio Cristiani "Il pesco rifiorito" e lo stesso Cristiani chiuderà la serata con un omaggio a sorpresa. L'ingresso è libero e gratuito sino ad esaurimento posti e ai presenti sarà fatto omaggio di un opuscolo con la biografia del premiato.
"Anche quest'anno la nostra città celebra una delle sue eccellenze culturali con l'assegnazione del Premio Obelisco – Città di Massa - ha dichiarato il sindaco di Massa Francesco Persiani - Giunto alla sua undicesima edizione, questo riconoscimento intende valorizzare personalità che, con il loro impegno e talento, hanno dato lustro al nostro territorio, contribuendo in modo significativo alla crescita del patrimonio culturale e artistico massese. Il Premio 2025 viene conferito a Fernando Petroli, figura emblematica del teatro locale, interprete appassionato e regista raffinato. La sua lunga carriera, segnata da dedizione, creatività e instancabile entusiasmo, ha saputo dare voce al nostro dialetto, raccontare storie della nostra gente e trasmettere alle nuove generazioni l'amore per la scena e per la cultura. Nel consegnargli l'obelisco in marmo – simbolo della nostra città – desidero esprimere, a nome dell'intera comunità, il nostro più sentito ringraziamento per tutto ciò che ha rappresentato e continua a rappresentare. A Fernando Petroli va il nostro plauso, la nostra stima e l'affetto sincero di una città che nel teatro ha sempre trovato uno specchio della propria identità.
Fernando Petroli, nasce in via Dante a Massa, il 28 febbraio 1938. E' alle scuole elementari, frequentate nell'Istituto San Filippo Neri, che l'insegnante nota in lui una spiccata vocazione recitativa e lo coinvolge nelle recite scolastiche. L'interpretazione del "Cinesino" è la sua prima esibizione da protagonista proprio sul palcoscenico del teatrino dell'Istituto. La recitazione lo vedrà coinvolto anche alle scuole medie, spesso chiamato a far parte di rappresentazioni scolastiche. Iscrittosi nell'Istituto tecnico per ragionieri non terminerà gli studi per iniziare la vita lavorativa come cottimista alla Conservatoria del Registro. A 17 anni, e inizialmente come suggeritore, entra nella Filodrammatica Paolo Ferrari, una compagnia di amatori in lingua italiana diretta da Piero Pippo. Due anni dopo, nel 1958, sarà interprete nella commedia "Tredici a tavola", rappresentata al teatro Guglielmi e resterà memorabile la sua prima battuta all'entrata in scena : "Eccomi qua", una battuta che segnò il suo debutto da attore teatrale. La necessità di un impiego fisso lo induce a far domanda di assunzione presso l'Amministrazione Provinciale, pur coltivando la passione e la naturale predisposizione all'arte teatrale che lo spinge a far domanda per iscriversi all'Accademia dei Filodrammatici di Milano". Destino volle che, proprio il giorno fissato per sostenere l'esame di ammissione all'Accademia, giunse la lettera di assunzione alla Provincia. Di fronte al bivio tra un posto sicuro e un futuro, magari di gloria ma incerto, sceglie, obtorto collo, di mettersi al servizio della Provincia. Ma la passione per il teatro non si spegne, anzi, intensifica la sua attività entrando in contatto, artistico ed umano, con personaggi che coltivano la medesima passione : tra questi Guglielmo Tassi, Alberto Andreani, Giovanni Jannello e in particolare con Ernesto Giannotti col quale nacque il Teatro Comico massese. Nell'ottobre del 1966, con l'ambizione di creare un vero e proprio teatro stabile, fu tra i fondatori della compagnia "Teatro Città di Massa", della quale sarà poi presidente per otto anni,. Ed è proprio con questa compagnia che firma la sua prima regia : "En te la cantina de Battì" tre atti di Giovanni Jannello. A questa "prima" ne seguiranno numerosissime altre con gran successo di critica e pubblico. Sarà un percorso registico che culmina nel 1997 con un prestigioso riconoscimento. Imponendosi tra cinquanta colleghi vince il premio nazionale F.I.T.A. , quale miglior regista, con il dramma popolare in dialetto massese "El percico arfiurito" tre atti di Fabio Cristiani. Il sodalizio col Teatro Città di Massa, si interrompe nel 2002 per dar vita, con un gruppo di giovani teatranti, tra questi Alessandra Evangelisti e Fabio Cristiani, alla compagnia in lingua "Il giardino delle parole". Sempre nel 2002 è chiamato come regista dalla compagnia "Sognando", costituita da Anna Maria Glavina, e sarà un sodalizio ininterrotto sino ai giorni nostri. Tra le sue regie più recenti, quest'anno, la commedia "L'amico del diavolo" di Peppino de Filippo con la compagnia Sognando e la riproposizione in lingua italiana, de "Il pesco rifiorito".