Sanità apuana al collasso: l’analisi di Mauro Rivieri Responsabile Provinciale e Brunetti Gianluca responsabile comunale Indipendenza: “La sanità Toscana e in particolare quella di Massa e Lunigiana, è al collasso per mancanza di personale infermieristico e medico, molti medici infatti, lasciano l'Italia preferendo di andare a lavorare all'estero, dove hanno migliori condizioni, se a questo aggiungiamo anche i medici che decidono di lasciare il Servizio Sanitario Nazionale Pubblico per quello Privato, il quadro che appare è disastroso. Ci chiediamo chi si occuperà della nostra salute? In Italia il personale sanitario è costretto, a causa delle carenze ,a fare turni massacranti, essere malpagati e con poche possibilità di far carriera. I cittadini che hanno necessità di visite specialistiche vengono inseriti nelle liste di attesa che possono durare anni. ...In Lunigiana dei medici specialisti hanno eseguito prestazioni ggiuntive, prestazioni autorizzate dal Responsabile dall'UO (Unità Operativa) e previste dalla programmazione aziendale, allo scopo di migliorare il sevizio per gli utenti e accorciare i tempi delle liste di attesa.. Questo sistema di programmazione Regionale/Aziendale è inessere da decenni; improvvisamente in questi giorni è giunta una comunicazione, dal Direttore Amministrativo Morotti, dove richiede a questi specialisti la restituzione degli emolumenti incassati in questi anni. Pertanto questi medici che hanno effettuato queste prestazioni specialistiche aggiuntive, oltre il loro orario di lavoro, oggi si sentono dire dall'Azienda che tali prestazioni dovevano essere fatte a titolo gratuito. Questi medici come era stato concordato con l'ASL, visitavano i pazienti fuori orario ,compilavano un modulo dove veniva descritta la prestazione espletata il nome del paziente, ed inviavano il tutto all'ufficio competente ASL che liquidava i compensi; tutto questo come previsto dagli accordi sottoscritti fra Medici ed Azienda accordi che l'Azienda oggi non vuole rispettare. Fra l'altro i medici che prestano questo servizio aggiuntivo vengono pagati in maniera inadeguata, una tariffa oraria di pochi euro, di fatto sono sottopagati; ma tutto questo veniva fatto ed accettato dagli specialisti per dare un miglior servizio agli ammalati ed accorciare le liste di attesa di cui tutti e tanti ne parlano ma poi nessuno fa nulla per accorciare e ridurne i tempi. Grave atteggiamento dell'Azienda contro questi medici specialisti di cui dovremmo invece apprezzare la volontà di rendere migliore l'efficienza dei servizi specialistici della nostra Sanità Pubblica; vorremmo capire come mai l'amministrativo Morotti è contro questa iniziativa che dovrebbe essere sostenuta ed apprezzata.
Tramite il segretario nazionale di Indipendenza Gianni Alemanno sarà nostro impegno mettere al corrente della vicenda il Ministerodella Salute affinché invii degli ispettori per fare chiarezza sull'accaduto in Lunigiana e accertino se esistono responsabilità a carico degli amministratori ASL che sembrano prediligere e favorire la Sanità Privata alla Sanità Pubblica penalizzando quei medici che hanno cercato di migliorare i servizi nell'area specialistica in Lunigiana”.