Il numero degli utenti del trasporto pubblico ha ricominciato a crescere già dopo Pasquetta quando è stata concessa la riapertura di alcuni esercizi commerciali e di alcuni uffici. Con la Fase 2 ovviamente si va sempre più avvicinandosi ai livelli di prima del lockdown ma, a quanto riferiscono da Fit Cisl, sulla provincia di Massa Carrara, Cttnord non ha affatto adeguato il servizio alle nuove esigenze. A riferire sulla situazione sono stati i segretari Tommaso Leoncini, Angela Lorenzetti e Francesco Pappini che hanno detto: “Da giorni ormai sono più gli utenti che vengono lasciati a terra che non quelli trasportati, a causa le giuste limitazione sul numero degli utenti trasportati e l’ingiusto taglio del numero delle corse nonostante queste siano regolarmente pagate dalla Regione comportando tra l’altro risparmi per l’azienda sia in termini di manutenzione che di gasolio. Gli autisti lo hanno segnalato diverse volte ai dirigenti aziendali ma invano. CTT Nord sembra ignorare questa situazione, pertanto non ci rimane altro che segnalarlo agli organi di stampa nella speranza possa servire a smuovere i vertici e a far reintegrare parte di quelle corse che si sono perse per strada in questa fase di emergenza nazionale.
Parliamo soprattutto di quelle corse sulle linee più gettonate, come le linee 60 e 61 su Massa che in questo periodo si sono viste ridimensionate a meno della metà del totale delle corse, la linea 52 su Carrara dove da cinque corse all’ora si è passati a due, la linea 75 che collega Carrara a Massa e viceversa dove la frequenza si è dimezzata e le linee 16 e 17 che portano utenza da Pontremoli / Aulla a Massa che, sebbene non sono state ridotte, con le limitazioni attualmente in atto sono sature in alcuni orari.
Adesso poi, con l’inizio della “Fase 2”, il taglio del servizio si è fatto ancor più sentire anche sulle linee extraurbane che portano l’utenza dai Paesi ai centri di Carrara, Massa, Pontremoli e Aulla, portando spesso l’autista di turno a subire aggressioni verbali dall’utenza perché rimasta a terra nelle corse precedenti o perché l’autista, rispettando giustamente le norme di sicurezza previste, non riparte dopo aver effettuato una fermata perché a bordo sono salite più persone del dovuto. Oltretutto a differenza di altre città non viene ancora utilizzato il personale in esubero in qualità di “steward” che aiutano a regolare la salita e la discesa dei passeggeri.
Nello stesso tempo, a fronte di un modus operandi dell’azienda rivolto a “far cassa” non erogando servizi pagati regolarmente dalla regione, la stessa azienda mantiene in “trasferta” personale amministrativo da più un mese, senza una giusta rotazione tra il personale interessato, e nello stesso tempo ignorando selezioni interne per la copertura di quel posto di lavoro nella zona di Aulla. Insomma un atteggiamento non certo trasparente da parte di CTT Nord, che crea mormorii tra il personale aziendale, specialmente ora dove quotidianamente ci sono venti dipendenti in cassa integrazione.”.