Ennesimo intervento della polizia nell' alloggio popolare in via Carriona nel quale una extracomunitaria senegalese gestisce da più di un anno una mensa clandestina. Mi rivolgo di nuovo al vicesindaco e nonché assessore alla casa e al sociale Roberta Crudeli, la quale, nonostante conosca i gravi problemi della situazione, ha deciso di non risolverla.I residenti dello stesso stabile sono tornati a chiedere l'allontanamento della donna, madre, tra l'altro di una minore disabile a rischio, e di effettuare una verifica per il numero notevole di clienti extracomunitari che addirittura sostano dentro l’ingresso del civico 43 in attesa del proprio turno sia per acquistare il cibo cotto, sia per consumarlo nell’alloggio ERP. In questo caso possiamo affermare che è stato continuamente disatteso l’obbligo istituzionale di controllare ogni forma di violazione della regole nei condomini popolari, in più, se la famiglia, come in questo caso, è seguita dai servizi sociali. Inoltre i servizi sociali che hanno in carico la donna, avrebbero l’obbligo di tutelare i figli minori tra cui la minore disabile, in funzione dei principii della vigilanza, protezione e tutela dei minori di fronte a difficoltà e carenze nella gestione del ruolo genitoriale come in questo caso , che devono essere attivate in presenza di fattori di rischio evolutivo del minore (art.9 e art.23, Legge 184/83). Nell’abitazione in questione non si è mai fermato l’ andirivieni di uomin,i immigrati quasi tutti irregolari che, a tutte le ore del giorno e della notte, si intrattengono nell’alloggio, anche in presenza dei due minori, facendo schiamazzi e creando grave disagio agli altri abitanti dello stabile. Dopo le accuse rivolte all’assessore Crudeli da alcuni residenti in consiglio comunale, di non aver risolto i gravi problemi denunciati anche sulla stampa, l’amministrazione non si è assolutamente impegnata a fornire supporto a chi vanta diritti e rispetta le regole e comprendere le ragioni di chi ha trascorso parte della propria vita in questo immobile gestito da ERP, che ora è diventato invivibile. La donna senegalese sembra protetta nell’esercizio abusivo della somministrazione di pasti ad ospiti clandestini di tutte le razze che, sicuramente vivono di espedienti e creano un clima di paura ed insicurezza. Rientrerebbe anche nel compito dei nostri amministratori intervenire sui propri assistiti contro ogni forma di comportamento scorretto, oltretutto alla presenza dei figli della donna senegalese, che abbiamo registrato nell’alloggio popolare . Quindi chiedo per la quarta volta di mettere una “Stop alla mensa clandestina realizzata da una senegalese in una casa popolare con il beneplacito del vicesindaco Roberta Crudeli e del servizio sociale”. E stigmatizzo le reiterate risposte da parte della rappresentante del PD in Giunta riguardo ai “rigurgiti razzisti” in quanto la Crudeli utilizzando questi mezzucci ipocriti non fa che confermare la sua pochezza amministrativa. Tra l'altro l’alloggio era stato assegnato “provvisoriamente in via d’urgenza” dai servizi abitativi ma il provvisorio e diventato stabile e duraturo”.
Continua l'attività abusiva di una senegalese che usa la casa popolare come ristorante: nuovi interventi della polizia e segnalzioni dei residenti. Il consigliere Bernardi chiede ancora che l'amministrazione intervenga
Scritto da Redazione
Politica
27 Gennaio 2025
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