“I marciapiedi a Carrara non sono a norma di legge per le persone con disabilità” nonostante le dichiarazioni dell'assessore Elena Guadagni sui progetti realizzati per abbattere le barriere architettoniche, alcuni cittadini hanno contestato i lavori di via Bertoloni” lo riferisce il consigliere della lista Ferri Filippo Mirabella che spiega: “Alla fine di gennaio nella Commissione Lavori Pubblici erano stati annunciati per l'anno 2025 150mila euro di budget. Era stato anche annunciato che gli uffici comunali, coordinati dall’architetto Stefano Demi, avevano terminato i sopralluoghi a tutti gli immobili, scuole, parchi e marciapiedi per la redazione delle schede tecniche per rimuovere le barriere architettoniche. I cittadini chiedono: con quale criterio è stata individuata via Bertoloni, che non è per niente frequentata da pedoni visto che non vi sono negozi, bar e nemmeno servizi a differenza di altre. Oltre a ciò hanno evidenziato la persistente presenza di barriere architettoniche sui marciapiedi di Via Bertoloni anche dopo i lavori effettuati, che rappresenta una grave violazione dei diritti dei cittadini con disabilità e di tutti coloro che necessitano di percorsi accessibili. È inaccettabile infatti che, nonostante le risorse stanziate e le normative vigenti, l'amministrazione Arrighi non abbia garantito un adeguato controllo sulla qualità dei lavori eseguiti per l'abbattimento delle barriere architettoniche. La realizzazione di scivoli rossi mal progettati e la mancanza di una visione integrata per l'accessibilità non solo compromette la sicurezza e la fruibilità, ma evidenzia anche una totale disattenzione verso le persone con disabilità. È fondamentale che l'Assessore Guadagni assuma la responsabilità di questa gestione approssimativa e adotti misure concrete per correggere le carenze evidenziate, garantendo che simili errori non si ripetano in futuro. Considerato dunque il calvario che le persone con disabilità vivono per spostarsi, sarebbe necessario anche un’azione contro ENEL S.p.A. come hanno già fatto molti comuni italiani per richiedere la rimozione delle barriere “PALI ENEL” attualmente presenti sui nostri marciapiedi. La libertà di movimento è un diritto costituzionalmente garantito e se viene negato o limitato, ci troviamo davanti a una discriminazione e chi (e si intende persona fisica, ente privato o pubblico) non rispetta la normativa sull’abbattimento delle barriere discrimina ai sensi della Legge 67/2006. Questa è un’importante norma che permette alle persone con disabilità di agire in giudizio, non solo per la rimozione dell’ostacolo, ma anche per la richiesta di risarcimento del danno . Ad esempio, in merito alla realizzazione degli scivoli in Via Bertoloni il dislivello fra zone adiacenti non avrebbe dovuto superare i 2,5 centimetri, non ci sarebbero dovuto essere e nemmeno restringimenti o elementi che ne intralcino l'utilizzo. Bisognava prestare attenzione, inoltre, al fatto che lo scivolo non sbattesse contro un muro su un marciapiede che non ha spazio per fare manovra, come invece emerge dalle foto in allegato. Prendiamo come esempio il marciapiede della carreggiata lato Massa che è di una misura inferiore alla misura minima di 150 centimetri e, badate bene, al centro di detto marciapiede vi si trova un palo dell’Enel che riduce il passaggio a circa 40 centimetri, insufficienti anche una persona non disabile, per cui mi domando se nella scheda era stato rilevato.Per oggi fermiamoci qui, analizzeremo in un altro momento altre zone che costringono i disabili ad essere discriminati per raggiungere la propria destinazione”.
Dubbi sui lavori di abbattimento delle barriere architettoniche in Via Bertoloni: il report del consigliere Mirabella
Scritto da Redazione
Politica
19 Febbraio 2025
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