Celebrazione del Giorno del Ricordo dei martiri delle foibe in comune a Carrara: il discorso del sindaco Serena Arrighi: "Oggi celebriamo la giornata del ricordo, un momento di riflessione sulla complessa vicenda del confine orientale e di commemorazione per la sorte di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra. Si tratta di una vicenda che coinvolge da vicino il nostro territorio, la nostra città. A Marina di Carrara, tra le mura di quello che ancora oggi chiamiamo ex campo profughi nell'immediato dopoguerra passarono 1.200 famiglie di profughi in arrivo dall'Istria, dalla Dalmazia o da Fiume. Tutti loro, a Carrara come in tanti altri luoghi di tutta Italia, trovarono un luogo dal quale ripartire, un luogo dove mettersi alle spalle le paure e le incertezze di quegli anni orribili, un luogo dove poterono riscoprire il vero significato di parole come fratellanza, accoglienza e accettazione. Stamani, proprio mentre stavamo deponendo le corone d'alloro alla lapide di viale Galilei che ricorda cosa accadde anche qui, non potevo fare a meno di pensare come, a sole poche centinaia di metri di distanza da quelle mura Marina di Carrara, sia tornata a essere, ormai da alcuni anni, in un luogo di accoglienza e di conforto per tante persone, tante famiglie, tanti bambini costretti a lasciare le proprie case per fuggire da persecuzioni e morte.E' proprio per questo d che credo siano importanti cerimonie come quelle di oggi, perché guardare al passato, rendere il giusto omaggio alle vittime e a chi subito violenze e prevaricazioni, ricordare le loro storie e le loro sofferenze deve essere per noi uno stimolo per interpretare e comprendere quello che è il presente e domandarci cosa stiamo facendo concretamente perché certe cose non si ripetano più. Ognuno di noi puoi fare qualcosa in questo senso, semplicemente cominciando a indignarsi e a non accettare in maniera passiva le notizie che ogni giorno ci vengono da ogni parte del mondo e che ci raccontano delle sofferenze di sempre nuovi profughi costretti a fuggire a causa di guerre e conflitti sempre nuovi e sempre in evoluzione, ma comunque sempre figli di quegli ideali di supremazia e avidità che sono sempre all'origine di ogni guerra e ogni conflitto.Per questo motivo, di fronte all'avanzata di nuovi nazionalismi predatori, di fronte a chi predica il culto della personalità e del capo e nel farlo non si preoccupa di calpestare i diritti inviolabili di ogni persona, noi dobbiamo rispondere con la memoria e con il ricordo. Dobbiamo rispondere studiando la storia, comprendendola e approfondendola, di certo non riscrivendola. E' proprio lì tra i libri, come nelle parole che ascolteremo in quest'aula questa mattina, che che troveremo sempre la strada maestra da seguire, una strada che passa anche da Marina di Carrara e dal suo ex Campo Profughi e che ci ricorda ad ogni pagina come alla base dell'Italia e dell'Europa che abbiamo costruito in tutti questi anni siano scolpiti nella pietra valori come quello del rispetto per l'altro, della fede nella ragione e nel diritto, della solidarietà e dell'umanità".
Giorno del ricordo: il discorso del sindaco Arrighi in memoria dei martiri delle foibe
Scritto da Redazione
Politica
10 Febbraio 2025
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