L'ultimo saluto ad Enrico Ferri è stato officiato ieri pomeriggio dal vescovo Giovanni Santucci nel Duomo di Pontremoli, aperto ad un ingresso contingentato per il numero massimo di 120 persone, in osservanza delle normative anti-covid.
Limitazioni che non hanno impedito la numerosa e commossa partecipazione di concittadini ed amici che, dalla piazza esterna della cattedrale, hanno seguito il rito funebre dell'officiante assistito dai sacerdoti Dario Ravera, Mario Arenare, Lucio Filippi, Pietro Pratolongo, Antonio Costantino Pietrocola.
In chiesa era presente in prima fila la famiglia dell'onorevole Enrico Ferri: la moglie Lucia Caselli con i quattro figli Filippo, Jacopo, Cosimo, Camilla e le rispettive famiglie.
Ordinati nelle panche in rigoroso distanziamento, erano presenti in chiesa tutti i rappresentanti delle istituzioni locali: sindaci ed assessori di lunigiana, i consiglieri del gruppo pontremolese di minoranza, il presidente della provincia Gianni Lorenzetti ed il segretario provinciale del PD, Enzo Manenti. Non hanno voluto mancare alla cerimonia i senatori Matteo Renzi (Italia Viva) amico del figlio Cosimo, e Massimo Mallegni (Forza Italia) amico del figlio Jacopo. Partecipe anche il presidente del Tribunale della Spezia, Francesco Sorrentino, caro amico dello stesso Enrico Ferri e suo primo successore in pretura a Pontremoli, che è intervenuto a fine messa con un toccante ricordo della sua amicizia con il compianto.
Al termine della messa hanno preso la parola per ricordare Enrico Ferri, il sindaco di Pontremoli, Lucia Baracchini, a cui sono seguiti i commoventi interventi dei nipoti e della figlia Camilla che ha dato lettura ad una lunga ed emozionante lettera.
“Protagonista illustre della politica locale e nazionale, pretore, sindaco, ministro, deputato ed eurodeputato, uomo di stato, politico conosciuto e stimato, esponente del mondo culturale, rappresentante del mondo giuridico italiano, fondatore del centro studi giuridici e sociali e promotore di tanti convegni internazionali”: con queste parole l'Amministrazione comunale pontremolese ha ricordato nell'atto di proclamazione del lutto cittadino il notevole impegno professionale ed umano di un grande protagonista della politica locale, nazionale ed europea. A questo ricordo, il sindaco Baracchini durante il suo intervento in chiesa ha aggiunto la testimonianza del grande attaccamento di Ferri alla sua Pontremoli di cui egli fu sindaco dal 1990 al 2004 ed a cui dedicò importanti opere infrastrutturali che hanno valorizzato in maniera indelebile la realtà cittadina. Un attaccamento culminato nel 2000, quando Ferri fece dedicare una stella alla sua città di Pontremoli che poi è stata inserita nello stemma civico e nel gonfalone.
Molto toccante il ringraziamentoper la partecipazione che, distintamente e con parole diverse, i figli Jacopo e Cosimo hanno rivolto a tutti dalle loropagine Facebook, con il richiamo al tema della bontà nelle parole e nelle immagini di Madre Teresa. "Uomo buono" è il senso che anche la figlia Camilla ha voluto condividere del ricordo del padre, dando lettura di passaggi commoventi alla platea presente in chiesa: "Amare moltissimo, ed essere ricambiato moltissimo, del resto è stata la sua soddisfazione maggiore ed insieme è stato il suo grande onore di uomo buono".