La richiesta di spiegazioni su che fine abbiano fatto i 75 mila euro del Bando della Regione Toscana sulla sicurezza di Avenza, avanzata pubblicamente dal gruppo Avenza R-Esiste ha trovato una prima risposta dal consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che ha spiegato: “Abbiamo brutte notizie: Carrara non è nella graduatoria della Regione Toscana degli ammessi e neanche nei non ammessi, perché il progetto non è mai stato nemmeno presentato”. Secondo Bernardi la responsabilità di tale omissione sarebbe da attribuire alla dirigente Barbara Tedeschi e all’assessore Roberta Crudeli, dal momento che, come ricorda Bernardi: “Nel consiglio comunale del 22 dicembre, il sindaco Arrighi aveva cercato di rassicurare i cittadini di Avenza, esasperati da azioni di macro e microcriminalità e degrado, annunciando che il comune aveva partecipato al bando regionale sulla sicurezza da 75mila euro, con un progetto su Avenza. Annuncio che, alla luce di come stanno le cose sembra una vera e propria gaffe. Sul progetto, peraltro era stata fatta ampia propaganda: ad ottobre 2024 c’era stata persino un intera paginata sulla stampa che annunciava che l’ assessore Crudeli aveva deciso di partecipare a un bando della Regione Toscana Progetti Fse 2021- 2027 sulla sicurezza e rigenerazione urbana per Avenza”. Duro il giudizio di Bernardi non solo sulla mancata presentazione del progetto, ma anche sulla gestione di tutta la vicenda da parte dell’amministrazione, da lui considerata come il punto più basso toccato per incompetenza e pressapochismo, aggravata, consapevolmente, dall’aver dato informazioni non vere ai cittadini. Secondo Bernardi sarebbe stata tradita la fiducia dei cittadini di Avenza: “La sicurezza non può essere gestita con bugie e promesse vuote – ha aggiunto Bernardi - Chi sono i responsabili di questo fallimento? E soprattutto, come intende rimediare questa amministrazione, sempre più inadeguata e lontana dai bisogni reali della comunità? Il progetto poteva essere presentato sia dal comune, sia in collaborazione del Terzo Settore (probabilmente anche l’avviso pubblico ha dimostrato che col volontariato le porte si sono definitivamente chiuse) e che si inseriva nel "Libro Bianco sulle politiche regionali di sicurezza urbana” che fissa i principi cardine delle politiche regionali in materia di sicurezza. Gli interventi ammissibili sarebbero stati preziosi : riuso di spazi urbani, trasformazione di spazi dismessi, iniziative e organizzazione di eventi culturali (musica, teatro, danza, cinema, letteratura) , promozione della memoria dei luoghi e delle comunità , oltre a campagne di sensibilizzazione su tematiche quali inclusione sociale, legalità e sicurezza . Insomma un ventaglio molto ampio che avrebbe potuto favorire il riappropriarsi a pieno titolo del territorio e garantire maggiori condizioni di sicurezza, con azioni in materia di inclusione e presidio sociale. In chiusura voglio ricordare che il sindaco Arrighi, quando ha informato i rappresentanti di AvenzaResiste presenti in aula sulla videosorveglianza, ha riferito di due finanziamenti della Prefettura, i cui lavori sarebbero partiti subito da Via Piave, che si trova tra zona Stadio e Bonascola e non ad Avenza. E con questo si può capire tutto il resto”.
"Il progetto sulla sicurezza di Avenza non è stato presentato alla Regione Toscana": la segnalazione del consigliere Bernardi
Scritto da Redazione
Politica
27 Gennaio 2025
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