“Il sopralluogo all’asilo di via Galvani ha rivelato un situazione di degrado con uno spreco di denaro pubblico e fondi europei con responsabilità ben precise. E’ una vergogna che un asilo pubblico da quaranta posti, che si era deciso di chiudere temporaneamente in attesa della fine dei cantieri limitrofi, sia stato lasciato in abbandonato e in gran parte versi in condizioni pietose perché da cinque anni nessuno ha evitato che andasse in malora”. Queste le riflessioni della consigliera comunale Bennati che aveva chiesto il sopralluogo della commissione Affari Istituzionali all’ex Mattatoio. Nel sopralluogo sono emerse delle criticità importanti alla struttura con muffa ovunque, soffitti rovinati, una cucina industriale da decine di migliaia di euro abbandonata e finestre marce. Andranno chiarite le responsabilità sulla mancata tutela di questo immobile pubblico.Movimento 5 Stelle, Rifondazione Comunista, MCC, che compongono il Polo Progressista e di Sinistra, hanno sempre criticato la decisione di localizzare un asilo comunale al confine con un’area industriale, ma non hanno mai smesso di sostenere la battaglia di quel quartiere di riqualificare ambientalmente l’area e ad oggi si sono compiuti alcuni passi in quella direzione. Cosa succederà a conclusione dei cantieri? L'asilo sarà riaperto? Osserviamo che la carenza di posti in asili comunali sia sempre un atto contro le donne. Inoltre uno studio del Ministero del Lavoro individua un ruolo essenziale nella possibilità di frequentare gli asili sulla vita di ragazzi e ragazze sia a livello educativo che lavorativo: le probabilità di trovare lavori stabili e dignitosi aumenta per le persone che li hanno frequentati. Azzerare i 40 posti dell'asilo di Via Galvani significa togliere la possibilità a molti bambini di garantirsi un futuro migliore e limitare la libertà delle donne all'interno delle famiglie. Con un quartiere quasi risanato a livello ambientale occorre iniziare a pensare anche ai servizi e all’asilo comunale.