E’ uno strumento messo a disposizione dalla legge per le amministrazioni con la finalità di fare prevenzione della criminalità; presuppone la partecipazione attiva dei cittadini residenti in una determinata zona e la collaborazione di questi ultimi con le forze di polizia statali e locali. Ed è uno strumento per promuovere la sicurezza urbana attraverso la solidarietà tra i cittadini, allo scopo di ridurre il verificarsi di reati contro la proprietà e le persone. E’ il sistema del “controllo del vicinato”, più volte caldeggiato dal coordinamento comunale di Fratelli d’Italia che, tuttavia, nell’ultimo consiglio comunale è stato bocciato con l’unanimità dei voti tranne uno: il voto del consigliere di Forza Italia Loreno Lapucci che aveva presentato la mozione.
Sconcertato e perplesso, il coordinatore comunale di Fratelli d’Italia, Lorenzo Baruzzo che ha ricordato: “A tutti gli abitanti dell’area interessata è unicamente richiesto di alzare il livello di attenzione attraverso pochi, semplici passaggi: tra questi, il “far sapere” che gli abitanti della zona sono attenti e consapevoli di ciò che accade intorno a loro. Infatti, se i vicini lavorano insieme per ridurre l’appetibilità degli obiettivi, i furti e tanti altri “reati occasionali” potranno essere limitati. A nessuno viene chiesto di fare eroismi, ronde o chissà cosa di speciale. A tutti invece è richiesto di prestare maggiore attenzione a chi passa per le strade nonché alle situazioni anomale che possono saltare all’occhio o generare apprensione ed allarme. Gli obiettivi del “Controllo del vicinato” infatti sono: coadiuvare le forze di polizia nella prevenzione del crimine e nella individuazione delle condizioni che lo favoriscono, aumentando la percezione di sicurezza e la vigilanza; favorire lo sviluppo di una cultura della partecipazione alle tematiche della sicurezza urbana e della collaborazione attiva dei cittadini attraverso una comunicazione efficace, veloce e organizzata; migliorare il rapporto forze di polizia-comunità scambiando informazioni tramite un “Coordinatore” che le raccolga e le trasferisca alle Forze di polizia.”.
Baruzzo aveva già presentato la richiesta di attivazione del controllo del vicinato lo scorso settembre chiedendo al sindaco di attivarsi presso la prefettura. La bocciatura totale del provvedimento è giunta quindi sgradita e inaspettata: “La maggioranza cinquestelle - ha detto Baruzzo - ha sostenuto che non è necessario l’attivazione del controllo del vicinato perché i reati in ambito comunale sono diminuiti (sicuramente non per merito del loro modo di far politica e la bocciatura della mozione ne è la dimostrazione), come se un ulteriore strumento a disposizione delle Forze dell’Ordine per la prevenzione del crimine potesse dare fastidio o forse per timore che il “controllo del vicinato” possa richiedere un impegno efficiente della “famigerata” “Tasck force antidegrado” della polizia municipale, enfaticamente annunciata due anni fa ma nei fatti mai operativa. Il voto contrario del Pd alla mozione è stato un clamoroso autogol in quanto il loro (ex) ministro Minniti, è sempre stato favorevole al “Controllo del vicinato”. La sicurezza dei cittadini non dovrebbe aver collocazione politica ma è un dato di fatto che quelli che da sempre se ne preoccupano , stando sempre al loro fianco ed al fianco delle Forze dell’Ordine senza se e senza ma, sia Fratelli d’Italia.
Baruzzo ha poi rivolto un ringraziamento alle forze dell’ordine per il lavoro che svolgono ed ha lanciato in modo provocatorio la richiesta dell’utilizzo dell’esercito sul territorio comunale.
“I cittadini onesti non potranno che esserne contenti - ha concluso Baruzzo - perché come dice un detto latino: “recte faciendo, neminem timeas”.”.