I Paladini Apuoversiliesi si dicono soddisfatti della recente iniziativa adottata dal Parlamento su iniziativa del parlamentare apuano del Carroccio Andrea Barabotti circa il progetto del Piano regolatore portuale.
"Con l’ordine del giorno dell’Onorevole Barabotti sul porto di Marina di Carrara, che é stato accolto in Parlamento, si è fatto un buon passo avanti per la tutela ambientale ed economica della costa apuoversiliese- dice Orietta Colacicco, presidente dei Paladini Apuoversiliesi-. Esaminandolo si può pensare che il tanto temuto prolungamento del molo di sopraflutto di 450 metri ideato per l’arrivo delle navi da crociera di grandi dimensioni sia stato accantonato, anche perché, come avevamo già sottolineato, per l’ affare 115/21 del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici non é possibile l’ingresso in porto di navi superiori a 285 metri, mentre le grandi navi hanno una lunghezza di 330-360 metri. Sarebbe quindi un’opera costosa, quasi 500.000 euro, e non rispondente al mercato, oltre che estremamente pericolosa perché porterebbe un incremento esponenziale dell’erosione, con danni irreversibili per tutta l’Apuoversilia. I Paladini sono lieti di essere stati ascoltati con attenzione dall’onorevole Barabotti come da tanti attori interessati al porto e si augurano di proseguire questo dialogo. Dobbiamo però essere vigili perché per prima cosa nell’ordine del giorno si parla di attivare un tavolo tecnico per approfondire, sentiti i comuni interessati, gli impatti erosivi delle opere previste a mare con i migliori strumenti disponibili, valutando anche eventuali soluzioni progettuali alternative e e o misure di compensazione idonee. Noi siamo contrari alle compensazioni perché non si può compensare un danno che si farà, bisogna compensare e certamente il danno che é già stato provocato dal porto, sollecitando il fenomeno, che devastata la costa apuana, é arrivato a Forte Dei Marmi e dirige verso Marina di Pietrasanta. Bisognerà vigilare sui tempi necessari per rivisitare il PRP, o rieditarlo completamente, con tutte le nuove fasi approvative del Comitato interno, di Vas ed eventualmente di VIA. Tempi lunghi, che il problema erosione non può aspettare. Abbiamo visto proprio in questi ultimi giorni che la costa apuana è al lumicino non c’é proprio lo spazio fisico per accogliere i turisti, che vuol dire sofferenza sia per il bagno, che per gli alberghi e via così per tutta la filiera. Bisognerà agire su due piani paralleli, porto ed erosione su cui é fondamentale accelerare. Quanto ai dragaggi starà agli scienziati dire se i dragaggi, che non si fanno da cinque anni, necessari al porto per superare l’insabbiamento, possono essere utilizzati per il ripascimento e da quello che dice il professor Rosi non pare già possibile perché quella sabbia va portata al largo. Notiamo con piacere che on Barabotti ha coinvolto anche l’Onorevole Amorese, segno di sensibilità al problema.I Paladini- conclude Colacicco – si adopereranno per trovare un momento di contraddittorio con tutti gli attori del porto e dell’economia turistica, e inizieremo col chiedere un incontro con il nuovo commissario dell’Autorità Portuale Bruno Pisano".