Alcuni mesi fa il Partito della Rifondazione Comunista di Massa aveva lanciato una proposta all'amministrazione, quella di legare la concessione degli spazi pubblici a quelle attività che risultassero in regola con le contribuzioni verso i lavoratori e che assumessero il personale rispettando le norme contrattuali. Chiedevano quindi che l'amministrazione prendesse una posizione istituzionale contro il lavoro nero e il lavoro grigio.
Il Partito della Rifondazione Comunista di Massa ha spiegato: “Naturalmente fu bocciata e credevamo che fosse dovuto anche ad uno scontro meramente politico contro il nostro partito e la consigliera Elena Mosti che si era fatto carico di presentare la mozione al consiglio comunale ma ci sbagliavamo. Leggendo l'avviso per l’erogazione di contributi agli esercizi commerciali e artigianali presenti nelle Aree individuate nel “Regolamento Valorizzazione Luoghi del Commercio del Centro Storico e del Centro Città” , tra i requisiti di ammissibilità è elencato l'essere in regola con il pagamento dei tributi locali, nei 5 anni fiscali precedenti, come dopo tutto previsto nel recente "Regolamento per la valorizzazione luoghi del commercio del centro storico e centro città."
Nessuna presenza invece di accenni alla regolarità dei pagamenti dei contributi socioprevidenziali o alla regolarità delle assunzioni. Rifondazione ha continuato: “Deduciamo dunque che mentre si ricerca l'onestà fiscale verso l’amministrazione , l’eventuale disonestà verso i lavoratori non è elemento escludente. "Paga le tasse al Comune e se poi non versi i
contributi ai lavoratori non importa, ti aiuto comunque". Un'amministrazione che si pone dalla parte dei lavoratori solo quando c'è da fare la passerella davanti ad una fabbrica o quando c'è da contestare le linee del governo. Quando invece costruisce gli atti dimostra dove di fatto sta: sta contro le regole di rispetto dei lavoratori, a favore di quelle attività commerciali che fanno concorrenza sleale non pagando contributi, sottopagando i propri dipendenti, violando le norme essenziali dei contratti di lavoro. Partito della Rifondazione Comunista di Massa ha chiesto pertanto che quell'avviso venga cambiato, che tra i requisiti di ammissibilità venga incluso sia la regolarità contributiva nei 5 anni precedenti la richiesta di contributo, sia la regolarità contrattuale dei dipendenti presenti, o di quelli in assunzione se si tratti di nuova attività, con la corrispondenza tra mansione svolta e inquadramento contrattuale".
Partito della Rifondazione Comunista di Massa ha concluso dicendo: “Una classe politica che non interviene per ristabilire una giustizia sociale deve rendere conto, prima o poi, della propria responsabilità di fronte ai lavoratori e alle lavoratrici.”
Rifondazione Comunista: "Lavoro, ristabilire una giustizia sociale"
Scritto da Redazione
Politica
20 Dicembre 2020
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