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Scritto da aldo grandi
Politica
06 Dicembre 2024

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Susanna Ceccardi ci siamo incontrati per la prima volta tanti anni fa, quando lei era stata da poco eletta sindaco di Cascina. Anche allora, come oggi, tosta, decisa, grintosa, a favore delle donne e, soprattutto, contro ogni svendita della nostra identità locale e nazionale a favore di integralismi e integrazioni a senso unico. Sono passati tanti anni e adesso lei è europarlamentare, ma la sua battaglia è ancora la stessa di allora. Coerenza, convinzione, pericolo imminente o, peggio ancora, l'ultima spiaggia?

La mia battaglia è sempre stata la stessa, pur evolvendosi, sia quando ero sindaco di Cascina che oggi come europarlamentare della Lega e del gruppo Patrioti per l’Europa. Si tratta di difendere la nostra identità locale, nazionale e culturale, contro chi cerca di svenderla a favore di ideologie estreme e false integrazioni a senso unico. Per me, è una lotta di valori profondi che vanno difesi con determinazione, anche contro chi vorrebbe trasformare l'Europa in un continente senza radici. Una necessità impellente di preservare ciò che siamo di fronte a un contesto che vuole cancellare la nostra storia, le nostre tradizioni e soprattutto la nostra sovranità.

Lei non perde un colpo quando si tratta di attaccare l'Islam più arretrato, integralista e oscurantista. Non ha paura di doversi, prima o poi, difendere da qualche esaltato tra i tanti che infestano questo sfasciato Stivale e questa Europa senza spina dorsale?

Ricevo spesso minacce da integralisti islamici e da leoni da tastiera. Tuttavia, non temo di difendere ciò in cui credo, anche se so che le mie posizioni possono suscitare reazioni violente da parte di chi non accetta il confronto. Ho sempre cercato di portare avanti un messaggio chiaro e deciso contro l’Islam radicale, che vedo come una minaccia per la nostra sicurezza e la nostra cultura. Sì, so che queste battaglie possono comportare rischi, ma sono convinta che siano necessarie per garantire un futuro sicuro e giusto ai nostri figli. La difesa della nostra identità e sicurezza è prioritaria.

Lei è stata per lunghi anni a Bruxelles e il Belgio, così come i Paesi Bassi in generale, sono, ormai, letteralmente, invasi da immigrati musulmani più o meno radicalizzati. Al di là del ruolo istituzionale che ricopre e che le impone un certo politicamente corretto, qual è la situazione in quelle zone dal punto di vista della sopravvivenza di una identità nazionale?

La situazione è estremamente preoccupante. In molte città, come Bruxelles e Amsterdam, la crescita della comunità musulmana radicalizzata sta influenzando negativamente la qualità della vita dei cittadini, sempre più insicuri a causa della criminalità straniera e del pericolo terrorismo. Le nostre tradizioni e i nostri valori sono sotto attacco da chi non vuole rispettarli e cerca di imporre una cultura che non è la nostra, con il beneplacito di un’Unione europea vergognosa che continua a prendere a picconate, nel nome del politicamente corretto, la nostra identità. Nel cuore di queste città, l'integrazione non è mai avvenuta nel rispetto delle regole europee. Al contrario, vediamo zone ghettizzate dove le leggi nazionali sono letteralmente sostituite da quelle della Shari’a applicata dai tribunali islamici ‘invisibili’, e i valori che hanno reso forte l'Europa sembrano cedere il passo. Anche in Italia, purtroppo, stiamo andando in questa direzione. In qualità di europarlamentare leghista e Patriota per l’Europa, il mio obiettivo è spingere per politiche comunitarie più forti e chiare che favoriscano l’integrazione solo per chi ha veramente diritto di entrare nel nostro Paese e rispetta le regole e i valori europei, non per chi vuole imporre una cultura che ci è estranea ed è incompatibile con i nostri valori occidentali.

Oriana Fallaci e Ida Magli, due facce se non di una stessa medaglia, sicuramente di uno stesso pensiero: la prima contro ogni cessione e cedimento all'Islam, la seconda contraria alle elite degli organismi sovranazionali che annientano le sovranità nazionali. Lei da che parte sta? O magari, è un po' più morbida e accomodante visto il suo incarico?

Mi sento molto vicina alle idee di Oriana Fallaci, che cito spesso nei miei discorsi e nei miei interventi pubblici e anche a quelle di Ida Magli. Due figure femminili ‘alte’, forti che, come me, non hanno mai avuto remore nel denunciare l’Islam radicale, né i poteri sovranazionali ‘riservati’ che minano la nostra sovranità e le nostre radici cristiane in modo talvolta palese e talvolta assai subdolo. La sovranità nazionale è fondamentale per la nostra libertà e per la protezione delle nostre identità culturali. Non sono mai stata né morbida né accomodante, e non credo che l'essere istituzionale significhi abbassare la guardia o perdere fermezza nei propri principi. Per me la politica non può essere solo diplomazia, deve anche essere la difesa dei nostri valori contro ogni forma di aggressione culturale e politica, costi quel che costi. E il cordone sanitario stretto intorno alla Lega e ai Patrioti per l’Europa a Bruxelles è esattamente questo: il segno tangibile che noi non siamo e non saremo mai complici della Von Der Leyen, dei suoi burocrati e delle elite che la sostengono, quelle stesse elite cui faceva spesso riferimento, negativamente, Ida Magli.

Sia sincera: quanto incide un europarlamentare, sia pure pieno di buona volontà e prospettive, su un organismo così strutturato e vincolato a principi che fanno a cazzotti con quanto, ad esempio, lei e la Lega avete sempre sostenuto?

Io sono sempre sincera, dico sempre quello che penso: è il mio difetto migliore. È impossibile cambiare le cose da solo in un’istituzione complessa come il Parlamento Europeo, dove le decisioni sono spesso prese da alleanze politiche e compromessi. Inoltre abbiamo a che fare anche con la Commissione europea, il vero organo legislativo dell’Unione, e il Consiglio. Tuttavia, sono convinta che il mio ruolo sia importante per far sentire la voce di chi, come la Lega, ha sempre sostenuto valori di identità e sovranità nazionale. Ogni piccolo passo, ogni proposta che portiamo avanti come Lega e Patrioti per l’Europa, è un segno di resistenza e di difesa delle nostre convinzioni, anche se il sistema europeo è vincolato da principi che spesso non coincidono con i nostri. Il Parlamento Europeo non è un luogo facile per chi come noi lotta per il ritorno alla sovranità nazionale e alla protezione delle tradizioni locali, ma ogni volta che possiamo influenzare anche solo un voto, significa che stiamo facendo la differenza.

In Italia così come in molte parti d'Europa e del mondo, si sta cercando di far passare la teoria Gender e tutto ciò che contiene la galassia Lgbtqrstuvz. Lei, se ne avesse la possibilità, cosa farebbe senza tanti se e senza, soprattutto, altrettanti ma?

Bisogna opporsi fermamente alla teoria gender, così come all'imposizione di una visione ideologica dell'identità sessuale. La famiglia tradizionale è alla base della nostra società. Non deve esserci posto per l'indottrinamento ideologico e credo che l'Europa debba rispettare la libertà di ogni Nazione di autodeterminarsi senza imposizioni esterne, su temi così sensibili. Io come sempre sono pronta a combattere in ogni sede possibile per proteggere la famiglia naturale, contro ogni legge che voglia minare la nostra visione del mondo e dell'educazione dei nostri figli.

Utero in affitto: non le pare la mortificazione dell'essere donna?

Sì, penso che l'utero in affitto rappresenti una vera e propria mortificazione dell'essere donna e una mercificazione dei neonati, che vengono scelti su un catalogo e trattati come un prodotto da supermercato. Ridurre una donna a strumento di procreazione per altri è un atto di sfruttamento e di disumanizzazione. La maternità è un valore che deve essere protetto, tanto più in questi tempi di calo della natalità, e non svenduto. La donna deve essere rispettata anche per la sua capacità di essere madre, non ridotta a un oggetto utilizzabile per altri scopi. Credo fermamente che la politica debba proteggere la sacralità della vita umana e la dignità femminile, e non permettere che pratiche come l'utero in affitto vengano legittimate come "normali" in una società che si dice progredita. Per questo abbiamo reso l’utero in affitto reato universale in Italia e stiamo spingendo, come Patrioti per l’Europa, per andare in questa direzione anche in Ue.

Qualcuno sostiene che lei, con il passare degli anni, abbia un po' abbandonato quel suo ruolo originario di Giovanna D'Arco per diventare politicamente più accomodante e sostenibile.

Sono vent’anni che lavoro con assoluta determinazione per ciò in cui credo e la mia posizione su temi fondamentali come l'immigrazione, la difesa dell'identità e la lotta contro il politicamente corretto è sempre la stessa. Così come non mi sono mai sottratta al dialogo e al confronto con chi ha opinioni diverse, tenendo ferme le mie convinzioni e senza mai piegarmi di fronte a chi vuole minare i miei principi e quelli delle decine di migliaia di cittadini che rappresento. La politica richiede a volte compromessi ma ciò non significa che si debba rinunciare ai nostri valori fondamentali. Al contrario, dobbiamo essere più forti e determinati nel portare avanti ciò che è giusto per il nostro popolo. Faccio un esempio concreto: se fossi una ‘Giovanna D’Arco’, andrei alla guerra contro il Green Deal con l’obbiettivo di cancellarlo completamente, strapparlo e farci coriandoli per il carnevale. Ma so che questa guerra la perderei, il Green Deal rimarrebbe esattamente com’è e il mio popolo, il mio territorio ne subirebbe conseguenze devastanti. Invece, proponendo emendamenti al testo, limando regolamenti, negoziando scadenze e tempistiche, posso provare a ridurre quanto più possibile gli effetti nefasti di questa sciagura, voluta dalla Von Der leyen e dalla sinistra, sulla nostra economia. Posso depotenziarli, annacquarli. E’ così che tutelo davvero gli interessi dei toscani e delle aziende toscane. Parafrasando De Andrè, un soldato vivo è più utile alla causa di un eroe morto.

E' evidente a tutti, a noi cronisti di nera e giudiziaria per primi, che gli immigrati commettono molti più reati degli italiani eppure la Sinistra fa finta di non vedere e la politica ancora peggio visto che può permettersi di vivere in quartieri eleganti e superprotetti. Ma come mai la Lega ha perso quella carica dirompente con cui avrebbe rispedito a casa tutti quei clandestini che, invece, continuano a girare per le strade di questo disgraziato paese?

In realtà, questa ‘carica’ la Lega non l’ha mai persa. Con Matteo Salvini ministro dell’Interno, gli sbarchi sono quasi stati azzerati. E infatti abbiamo visto come è stato ‘premiato’ il nostro Capitano: un bel processo voluto dalla sinistra e dai Cinquestelle, con una richiesta di condanna a 6 anni di carcere per aver difeso i confini dell’Italia e la nostra sicurezza. Un monito per dire a tutti, tramite la solita magistratura rossa, ‘guai a chi riproverà a fare quel che ha fatto Salvini’, ovvero realizzare concretamente ciò che gli italiani gli avevano chiesto di realizzare: lo stop all’immigrazione clandestina e all’islamizzazione del nostro Paese. E infatti ora il Governo deve giocoforza percorrere altre strade che io ritengo utili e valide ma, probabilmente, stando ai numeri, non efficaci come quelle che attuammo nel 2018-2019. D’altronde, la problematica dell'immigrazione clandestina è complessa, soprattutto con le attuali dinamiche europee. Tuttavia, la Lega è sempre stata chiara nel suo impegno per fermare l’immigrazione illegale e rispedire a casa chi non rispetta le regole. Su questo, la nostra posizione non è mai cambiata e i nostri alleati di governo lo sanno. La nostra lotta continua. Abbiamo la forza di opporci a chi vuole importare modelli di società che non sono compatibili con i nostri valori ma al contempo sappiamo anche che, per fare fronte a questa sfida, servono ben altre politiche migratorie comunitarie.

Ultima domanda: alle ultime elezioni europee il generale Roberto Vannacci eletto con la Lega ha scelto la circoscrizione nord-ovest, consentendole di tornare a Bruxelles. Un beau geste senza dubbio. Cosa pensa dell'incursore suo collega all'europarlamento?

Trentacinquemila cittadini che hanno valutato positivamente il mio lavoro all’Europarlamento e sul territorio nella scorsa legislatura mi hanno consentito di proseguire il mio impegno a Bruxelles anche nei prossimi quattro anni e mezzo nel gruppo dei Patrioti per l’Europa. Per questo li ringrazio, così come ringrazio la Lega, partito di cui sono militante da venti anni. La Lega che ha consentito a me e a Roberto Vannacci di diventare europarlamentari e di poter combattere insieme tante battaglie nell’interesse dell’Italia e degli italiani. Vannacci, eletto nella circoscrizione in cui ha preso più voti, è una figura interessante, sono stata tra i primi a sostenerne la candidatura. Un collega con il quale condivido diversi valori e con cui certamente collaborare per promuovere le nostre idee, specialmente su temi come la sicurezza e la difesa dell'identità e della sovranità italiana.

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