Un traliccio per antenna 5g sarà installato a breve vicino al campo sportivo di Codena. La notizia ha dato lo spunto al consigliere della lista Ferri Filippo Mirabella per fare una serie di osservazioni: “I residenti di Codena che hanno scoperto l’imminente installazione dell’antenna 5g sono insorti. La politica ambientale della giunta Arrighi sembra non abbia mantenuto alta l’attenzione sul piano delle antenne del territorio per tutelare i cittadini dall’inquinamento delle onde elettromagnetiche e le possibili conseguenze sull’uomo a seguito di questo tipo di nuove installazioni. Sia chiaro che queste posizioni non sono assolutamente contro la nuova tecnologia, ma contro una politica poco trasparente che non tiene conto né della salvaguardia della salute e neppure dell’impatto negativo dal punto di vista paesaggistico. Con la salute non si scherza e sono già 24 le antenne di telefonia mobile nel nostro comune, come previste tra l’altro nel Regolamento deliberato dall’amministrazione precedente nel 2009 e rivisitato ed integrato nel 2013, di cui il sindaco Arrighi sembra non conoscerne l’esistenza, visto che nelle linee programmatiche lo propone come nuovo. L’imponente struttura che sorgerà a Codena, sembra calata dall’alto senza alcuna informazione alla cittadinanza. Gli abitanti lo hanno scoperto casualmente, quando il Comune ha chiesto alla Pro Loco le chiavi del campo. Nessun avviso pubblico, nessuna partecipazione, solo scelte opache. Ora Codena è sul piede di guerra e il sottoscritto sosterrà questa battaglia. Domani peraltro è previsto un incontro pubblico sulle antenne, ma molti parlano già di una manovra tardiva, se non addirittura “riparatoria”. I cittadini chiedono chiarezza e denunciano un’amministrazione sorda e distante. Tre anni di inazione: Arrighi e Lorenzini assenti, accusati di non aver mai aggiornato il piano comunale delle antenne, fermo al 2013. Una totale assenza di visione urbanistica e ambientale, in contraddizione con le promesse elettorali di sostenibilità e transizione ecologica. In tre anni, nessun confronto con la cittadinanza, nessun tavolo tecnico, nessuna linea guida. Eppure, in Commissione, Lorenzini aveva accennato ai fondi del PNRR, che avrebbero potuto incentivare l’installazione di antenne anche nei paesi a monte. Ma anche in quel caso, nessun piano, nessuno studio, solo parole vaghe e atteggiamento superficiale. Nessun dubbio sulla situazione “Salute e 5G”. Anche quando è scientifico che, l’installazione di antenne soprattutto in aree residenziali, solleva forti preoccupazioni anche sul piano della salute. Numerosi studi indipendenti segnalano effetti biologici potenzialmente dannosi legati all’esposizione prolungata a onde elettromagnetiche ad alta frequenza, in particolare per il 5G. Molti comuni italiani e europei tra l’altro, anche molto più importanti del paese di Codena, hanno sospeso o limitato le installazioni, chiedendo verifiche serie sugli impatti sanitari. Qui, invece, non solo non si pone il problema, ma lo si evita completamente. Dito puntato anche sulla Commissione Ambiente che su questo tema, come su altri scottanti dossier ambientali, non ha mai preso una posizione chiara né sollecitato la giunta ad agire. Codena è solo l’ultimo di una serie di casi ignorati: la marmettola, l’inquinamento da cave, i residui industriali, la gestione dei rifiuti e delle acque. Nel frattempo, mentre i cittadini alzano la voce, la politica sembra guardare altrove. Ma la montagna, questa volta, potrebbe non restare in silenzio. Invece è assolutamente urgente adeguare quello esistente alle nuove tecnologie che negli ultimi anni hanno avuto evoluzioni epocali”.
Traliccio per il 5g a Codena: i residenti protestano e il consigliere Mirabella parla di disinteresse verso l'ambiente
Scritto da Redazione
Politica
19 Giugno 2025
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