Prosegue a gonfie vele il progetto “Benessere per tutti nelle frazioni montane”, cominciato nel giugno scorso e mirato ad andare incontro alle esigenze della popolazione del comune di Pontremoli che vive nelle frazioni montane. Un’iniziativa voluta fortemente dall’Amministrazione e realizzata insieme alla Società della Salute della Lunigiana in collaborazione con Circolo Anspi e Pro Loco, grazie ad un contributo ottenuto da Regione Toscana.Un vero e proprio servizio infermieristico a domicilio. Protagonisti del progetto anziani non seguiti da infermieri domiciliari di Asl, in difficoltà a raggiungere i vari centri sanitari del territorio e per questo fragili. L’idea è partita proprio da questo. Avvicinare il servizio al cittadino, annullare le distanze e portare direttamente a casa quello di cui hanno bisogno, in questo caso assistenza sanitaria. Il progetto era piaciuto alla Regione che aveva invitato i comuni a presentare iniziative volte a favorire la permanenza di popolazione nelle frazioni più montane alleviando il disagio dovuto a spostamenti, viaggi e così via.Il tutto ha preso il via il 20 giugno scorso e da allora sono stati 15 i prelievi a domicilio effettuati sull’intero territorio, dal personale infermieristico selezionato per l’occasione. «I destinatari sono anziani, non autosufficienti o con disabilità – aveva spiegato il consigliere delegato alle Politiche sociali, Paolo Parodi -. Il progetto è andato ad aggiungersi ad altre iniziative ormai concluse, che avevano lo scopo di agevolare chi abita nelle frazioni, per mantenere vivi questi luoghi senza tempo e parte integrante del patrimonio culturale del nostro territorio». “Benessere per tutti nelle frazioni montane” ovviamente continua nel suo intento. Il servizio avviene su appuntamento nelle prime ore del mattino delle giornate del martedì e del venerdì. Determinante il ruolo svolto dalla Venerabile Confraternita della Misericordia di Pontremoli e dalla Pro Loco Pontremoli, parte integrante del servizio, che va quindi ad affiancarsi a quello di assistenza domiciliare, ampliando la base dell’utenza.