Sostiene il filosofo greco Eraclito che “L'uomo è più vicino a se stesso quando raggiunge la serietà di un bambino nel gioco.” Pertanto, è possibile affermare che quella del gioco è una vera e propria cultura, conseguita universalmente con alcune differenze locali, ma anche tanti punti in comune di matrice trasversale.
Oggi vi raccontiamo qualcosa di più sui giochi tipici della Toscana: alcuni sono recenti, altri risultano più antichi, essendo riconducibili a un tempo precedente rispetto a quando non era ancora stata conseguita l’Unità d’Italia.
Alcuni giochi moderni della Toscana
Partiamo dal presente. Uno dei giochi che potremmo definire moderni e piuttosto diffusi nella regione è il Gratta e Vinci, che è stato introdotto nel 1994 quando era Presidente del Consiglio il livornese Carlo Azeglio Ciampi. Si tratta di un passatempo disponibile sia negli ormai iconici biglietti cartacei che in quelli online, realizzati sulla base degli ultimi sviluppi della digitalizzazione.
Ogni lotteria istantanea viene da sempre approvata da ADM: si possono conoscere le probabilità di vincita Gratta e Vinci consultando i canali ufficiali del gioco ma anche quelli della stessa Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
Altri giochi moderni che sono fruiti nella regione sono Lotto, 10eLotto e diversi altri ancora, come ad esempio la PlayStation, che vanta un ampio numero di appassionati.
Alcuni giochi di una volta
Il tempo passa in fretta e sono davvero tanti i giochi di quello che potremmo definire com’era una volta, quando bastava una corda per saltare e un amichetto per essere felici oppure prendere un gesso, creare delle caselle sull’asfalto e saltarci sopra.
C’erano poi divertimenti che venivano ottenuti partendo dall’uso di materiali di scarto: noccioli di frutta, una fionda (detta strombola) e diversi altri ancora. Alla base c’era la condivisione del tempo e la voglia di stare insieme, anche quando non si avevano tanti soldi per comprare chissà quali oggetti.
Questi tipi di giochi erano davvero molto popolari in Toscana e lo sono ancora oggi. Ne è un esempio nascondino, un passatempo che non perde mai di attualità in quanto particolarmente divertente, così come l’abitudine di organizzare delle cacce al tesoro, particolarmente diffusa in tutto lo Stivale. Tra i vecchi giochi della Toscana segnaliamo inoltre i seguenti:
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Nidi, tipico dei maschietti, dove era necessario possedere una certa destrezza e forza fisica.
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Guardie e ladri, “un, due, tre… stella!”, Il Mondo: questi giochi erano prettamente sociali.
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La cerbottana, che bastava poco per realizzare con le proprie mani.
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Biglie oppure i giochi con i sassi, praticati dai maschi come dalle femmine.
Alcuni giochi di carte
Un passatempo tipico della regione era quello che vedeva l’uso delle carte toscane, tra le più comuni carte da gioco italiane. Il mazzo, in uso ancora oggi, prevede un numero di carte pari a 40, con l’esclusione dei jolly. I semi sono quelli classici della tradizione nazionale: cuori, quadri (detti anche mattoni), fiori e picche.
Quali giochi si possono fare con le carte toscane? Ce ne sono diversi: Rubamazzo, Briscola, Scopa, Tresette, Sette e Mezzo e tanti altri. È possibile persino cimentarsi in un solitario: un divertimento che si distingue per la sorprendente capacità di rilassare.