Venerdì, 25 ottobre alle 21, nella Sala delle Muse, si terrà il secondo incontro di ‘Fare cittadinanza’, laboratorio di idee e pratiche democratiche per ripensare il rapporto tra scienza, politica e opinione pubblica. Argomento della serata, molto attuale, sarà: “Dialoghi digitali: come la tecnologia ridisegna le relazioni umane. Sfide, opportunità e nuovi paradigmi nella comunicazione in ambito sanitario”. A portare i saluti del comune di Aulla ci sarà Roberto Valettini, sindaco di Aulla e presidente della Società della salute della Lunigiana. La relazione sarà tenuta da Riccardo Ruffoli, presidente del corso di laurea in Medicina e Chirurgia Università di Pisa, interverrà poi Marco Formato, direttore della Società della salute della Lunigiana e a coordinare i lavori ci sarà Rita Biancheri, docente di Sociologia della salute all’Università di Pisa. Nel panorama in rapida evoluzione della sanità moderna, l’avvento delle tecnologie digitali ha posto le basi per una profonda trasformazione nelle modalità di interazione tra medici e pazienti. Questa rivoluzione digitale, se da un lato ha aperto nuove frontiere in termini di accessibilità ed efficienza delle cure, dall'altro ha sollevato interrogativi cruciali sulla natura stessa della relazione terapeutica. In questo contesto, è fondamentale esaminare in maniera critica l'impatto di queste innovazioni, considerando sia le opportunità che offrono sia le sfide che pongono al mantenimento di una comunicazione efficace ed empatica. Durante la pandemia covid-19 si andata è affermando sempre di più l’importanza di sviluppare nuove competenze comunicative specifiche per l'ambiente digitale. I professionisti sanitari devono, di conseguenza, imparare a utilizzare al meglio le tecnologie che devono essere sviluppate e implementate con l’obiettivo di ridurre, non ampliare, le disparità esistenti nell'accesso alle cure e nella qualità dell'assistenza sanitaria in linea con gli ideali di una società veramente democratica e inclusiva. Il futuro della comunicazione sanitaria sarà plasmato non solo dalle innovazioni tecnologiche, ma soprattutto dalle scelte etiche e culturali che faremo avendo a disposizione tutti gli strumenti provenienti dai diversi saperi.
