Sono passati quattro anni - e che anni - da quel marzo 2020 che, senza ombra di dubbio, cambiò il mondo anche senza che la maggior parte di noi, degli esseri umani viventi su questo pianeta, lo desiderasse. Un contagio che ha distrutto, devastato, modificato, spezzato, annullato e, comunque, sottoposto a stress pazzesco la vita di milioni di persone. Lo chiamarono Covid e non solo e per farcene una ragione, si sono inventati anche che sia nato per colpa dei soliti pipistrelli cinesi infetti e che hanno infettato o anche di abitudini gastronomiche tutt'altro che ortodosse apparse e fuoriuscite da un qualsiasi mercato sempre nel paese dei musi gialli. Qualcuno, in realtà, si sforzò e provò anche a ipotizzare una origine militare da parte di qualche laboratorio top secret, ma anche lì, solamente qualche azzardo, ma nessuna verità. In sostanza, a quattro anni di distanza, quasi un lustro, non si sa ancora perché e per cosa l'umanità ha subìto una delle più grandi tragedie e dei più grossi traumi degli ultimi secoli. E non tanto o non solo per le vittime causate dalla pandemia, ma per quel senso di incertezza, di paura, di terrore seminati a piene mani da una classe politica, medica e scientifica che ha saputo, soprattutto, costringere e imporre ancor più che spiegare e convincere. Al di là del numero dei morti a causa della malattia, ciò che ha colpito e colpisce ancora è la dimensione planetaria della paura diffusasi senza freni e che ha condotto, irragionevolmente, milioni di individui a vedersi bruciare le proprie 'resistenze' con conseguenze imprevedibili e degne di un 1984 e di George Orwell, una cronaca quotidiana distopica con cui nessuno, fino ad oggi, aveva mai avuto a che fare restando, ovviamente, impreparato e in balìa degli stregoni di turno...
Covid, sono passati quattro anni da quel marzo 2020 eppure sembra ieri...
Scritto da Redazione
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29 Marzo 2024
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